City car per girare meglio

City car per girare meglio I problemi del traffico riportano in primo piano le minivetture City car per girare meglio Dimensioni ridotte, parcheggi facili Il tema city car, o auto da città, non è nuovo, ma appare sempre più attuale per i problemi di mobilità nei centri urbani: traffico, parcheggi, inquinamento atmosferico e acustico. Problemi che sono interdipendenti e collegati. La vettura da città non ne è che uno degli aspetti, e forse neppure il più importante o urgente. Ma può, a medio-lungo termine, dare un contributo prezioso. Definire la city car auto di piccole dimensioni è facile, ma anche generico. Piccola, sta bene, ma in quale scala? Di macchine così connotabili ce ne sono sempre state in Europa, specialmente in Italia e - un po' meno - in Francia. La definizione «utilitaria» è stata coniata nel nostro Paese fin dagli Anni 30, con l'avvento della Fiat Balilla. Però, fino all'altro ieri le mini vetture non venivano proposte per una loro presunta vocazione cittadina, ma per semplici ragioni economiche (prezzo e costi di manutenzione). Con il progressivo aumento della circolazione, oltre a queste prerogative si cominciarono ad apprezzarne anche le doti di maneggevolezza e compattezza. Attualmente - parliamo del nostro Paese - le auto di dimensioni ridotte, appartenenti cioè al settore delle «superutilitarie» (segmento A), sono parecchie nel parco circolante, ma poche quanto a numero di modelli offerti dall'industria: troviamo la Panda, la 126, la nuova Cinquecento, la Marbella, la Innocenti Small, la Mini e qualche giapponese. In ogni caso, la richiesta è per ora contenuta: l'anno scorso, le vendite in questo settore hanno sfiorato il 10% del mercato contro oltre il 44% del segmento immediatamente superiore (U B). Questo significa che l'italiano medio privilegia le vetture come la Uno, la Renault Clio, la Ford Fiesta, ecc. Ma anche qui bisogna intendersi. Chi acquista uno dei modelli citati, in grandissima maggioranza se ne serve per ogni genere di impiego, in città e fuori; i possessori o aspiranti tali delle superutilitarie hanno di norma anche un'auto più grande, proferendo le prime solo per gli spostamenti urbani. Volendo cercar di individuare la tipologia della city car, si può affermare che il fattore di base deve essere il contenimento della lunghezza entro cm 330 (in fatto di manovrabilità, anche solo 5-10 cm in più o in meno modificano radicalmente la geometria della sterzata, e quindi il grado di parcheggiabilità). La larghezza deve conservare misure tali da assicurare una buona abitabilità; le porte non possono essere che due, oltre al portellone posteriore; quattro i posti, e comodi; complete le dotazioni, e per quanto riguarda il portabagagli, è indispensabile che il ridotto spazio a disposizione abbia possibilità di sfogo nel ripiegamento degli schienali posteriori, meglio se parzializzati. In questo possibile identikit della city car ideale di oggi e più ancora di domani, rimane il motore (catalizzato). Detto che in ogni caso la propulsione è - per ragioni di utlizzazione dello spazio - sulle ruote anteriori, la cilindrata deve essere compresa tra i 700 e i 900 ce su 2, 3 o 4 cilindri, con potenza specifica da 45 a 50 Cv per litro (le attuali microvetture giapponesi, quasi tutte a 3 cilindri, arrivano anche a 60 e più Cv/litro), e velocità massime superiori ai 125 orari. Molto interessante dovrebbe essere la prospettiva della trazione elettrica, se si riusciranno a superare le attuali limitazioni in fatto di autonomia e capacità energetica delle batterie. Forse, l'avvenire potrebbe essere favorevole alla propulsione ibrida (motore termico più motore elettrico), una strada sulla quale si sono avviati parecchi costruttori. Ma questo appartiene a un futuro certo non vicinissimo. Per ora accontentiamoci: la strada che porta alla diffusione,.augurabile, della city car è aperta, e sta allargandosi. La Fiat Cinquecento, piccola ma ricca di accessori e di comodità, è un apripista di tutto rispetto. Ferruccio Bernabò

Persone citate: Ferruccio Bernabò

Luoghi citati: Europa, Francia, Italia