Le strane vacanze di Capelli La Ferrari non pensa al ritiro di Cristiano Chiavegato

Le strane vacanze di Capelli La Ferrari non pensa al ritiro Formula 1, oggi prime prove a Montecarlo Le strane vacanze di Capelli La Ferrari non pensa al ritiro MONTECARLO DAL NOSTRO INVIATO Alla vigilia del Gran Premio di Monaco (oggi le prove, domenica la corsa) Ferrari in primo piano in un clima di nervosismo, tra smentite, puntualizzazioni e battute. Si attendeva in particolare Ivan Capelli per parlare della sua crisi, o presunta tale, con Maranello. Il pilota milanese ha detto: «Sono indignato e divertito per quanto è successo. La stampa italiana in certe occasioni fa ridere. Non capisco dove e come possano essere uscite le notizie riportate su di me». Ad irritare il lombardo sono state soprattutto certe illazioni sulla sua salute. Indiscrezioni secondo le quali Ivan non avrebbe offerto al volante un comportamento adeguato perchè colpito da una grave malattia, l'anemia mediterranea. O per difficoltà di vista, in quanto porta in gara le lenti a contatto. «Sto benissimo - ha spiegato il pilota -, ho fatto tutte le visite necessarie prima di andare a Maranello e i risultati non hanno segnalato nulla di anormale. Quindi in questi giorni ho dormito tranquillo, con la coscienza a posto. E' chiaro che non sono contento dei risultati ottenuti: non riesco ad adattarmi a una vettura che non è facile. Ma ho sempre dato il massimo e continuerò a farlo». Si è domandato a Capelli se era stato lui a chiedere un periodo di sosta in questi giorni, visto che i test sono stati portati avanti da Morbidelli. E la risposta è stata secca secca. «No, sono stato messo in vacanza per una settimana. Ho ringraziato e me ne sono andato a Viareggio per abituarmi al clima mediterraneo». Frase condita di sarcasmo, ci pare. Comunque, dopo Capelli, ecco la Ferrari stessa e Paolo Cantarella, amministratore delegato di Fiat Auto, puntualizzare con due comunicati alcune notizie di stampa apparse in questi giorni, tra cui quella di un ritiro di Maranello dall'attività o di un ridimensionamento come fornitrice di motori, magari con il marchio Fiat. La Ferrari: «Di fronte a un allarmante susseguirsi di pseudo notizie giornalistiche che mettono in forse il rapporto di collaborazione del pilota Ivan Capelli, offrono gratuite interpretazioni sulla conclusione del rapporto con il pilota Alain Prost e avanzano curiose illazioni sul prosieguo dell'attività tecnicoagonistica della gestione sportiva, la Ferrari ritiene superfluo rincorrere con smentite tali fantasiose invenzioni, che non hanno fondamento e non meritano risposta alcuna». «La Ferrari - conclude la nota - si limita a deprecare questo disinvolto modo di fare che valuta destabilizzante e ingiusto, specie alla vigilia di un avvenimento importante qual è il Gran Premio di Monaco, nei confronti dei propri collaboratori impegnati in un lavoro di recupero di competitività, che appare lungo e difficile e richiederebbe invece la loro totale serenità». Cantarella: «La Fiat Auto svolge con i marchi Lancia e Alfa Romeo una intensa e molto proficua attività sportiva in campo automobilistico. La Ferrari gode di una autonomia gestionale sia in campo industriale che sportivo. Della Casa di Maranello, come ho più volte detto, posso quindi parlare soltanto come tifoso al quale stanno molto a cuore le rosse Ferrari e non posso pensare neppure per un attimo di non vederle più correre». Lo pensano anche i tifosi di Maranello, venuti qui in massa per questo Gran Premio numero 50 (il primo si disputò nel '29), anche se il favorito si chiama Nigel Mansell e guida una Williams-Renault. Ma Maranello è una fede che non tramonta mai, si dice. E forse i fans hanno ancora negli occhi il trionfo (l'ultimo a Montecarlo) di Gilles Villeneuve nel 1981. Cristiano Chiavegato Alla vigilia della corsa , di Montecarlo Ivan Capelli ha avuto ieri dure parole contro la stampa italiana