PERCHE' DIFENDO L'AMERICA

PERCHE' DIFENDO L'AMERICA GORBACIOVEGIIUSA PERCHE' DIFENDO L'AMERICA SI', difendo l'America. La difendo anche da una certa corrente d'opinione, fortemente critica, che ho trovato nel corso di numerosi incontri del mio recente viaggio negli Stati Uniti. Un viaggio che ha superato tutte le mie aspettative per franchezza, originalità e intensità. Per la prima volta ho potuto vedere davvero da vicino quel grande Paese, che continua a influenzare in modo sostanziale i destini del mondo. Difendo l'America proprio perché non l'ho trovata soddisfatta di sé, a guardare il resto del pianeta con orgogliosa sufficienza. Ricordo che le mie prime impressioni di quel Paese erano del tutto diverse, determinate anche dall'atteggiamento di molti suoi rappresentanti. Oggi, al contrario, l'America riflette: sui suoi problemi interni, sul suo posto nel mondo in un'era di profondi mutamenti. Considero ciò un segno di vitalità e di forza. E, francamente, ciò mi rallegra. Nel corso dei miei contatti con i partners americani a livello politico, ho più volte sottolineato che il cambiamento delle relazioni internazionali, dell'atmosfera mondiale non possono scaturire soltanto a spese del Paese che una volta si chiamava Unione Sovietica. Su questo tema ho incontrato una crescente convergenza. Comincia a divenire chiaro a molti che tutti sono chiamati a cambiare. E l'America non è un'eccezione. Ho trovato particolare eco, in questo senso, soprattutto tra gli intellettuali. In questi strati è frequente l'idea che l'America sta soffrendo di una crisi di leadership. Penso che la campagna elettorale in corso non abbia saputo per ora dare risposta alla questione. Un'analoga insoddisfazione - anche se con minore vigore critico - l'ho trovata nella classe media. Anche questa è stata per me una sorpresa che mi ha dato nuove informazioni. Ho parlato con uomini d'affari di Mikhail Gorbaciov CONTINUA A PAGINA 8 PRIMA COLONNA

Persone citate: Mikhail Gorbaciov

Luoghi citati: America, Stati Uniti, Unione Sovietica