Scoperta l'impiegata «infedele»
Scoperta l'impiegata «infedele» Lei nega, ma la polizia ha trovato in casa il denaro sparito dall'ufficio Scoperta l'impiegata «infedele» Ivrea, avrebbe sottratto alle Poste 10 milioni Dall'ufficio postale di Ivrea, dove lavorava da quasi dieci anni come dirigente d'esercizio, avrebbe rubato dieci milioni in contanti. Teresa Gullotta, 39 anni, è però stata scoperta e denunciata alla magistratura. Nel suo alloggio, in via Gobetti 5 a Ivrea, i poliziotti hanno trovato il denaro: 9 milioni e 700 mila in biglietti da 100 mila. Erano nascosti dentro una cassaforte a muro sistemata in camera da letto. Altre 300 mila lire - gli inquirenti credono facciano parte del denaro sottratto dall'ufficio postale - sarebbero state rinvenute nella borsa dell'impiegata. Per Teresa Gullotta è subito scattata una denun¬ cia a piede libero per peculato. Assistita dagli avvocati Napoli e Campanale la donna sarà interrogata in settimana dal Procuratore Bruno Tinti che sta conducendo le indagini. Ci sono molti particolari da chiarire sui quali, però, per ora nessuno vuole sbilanciarsi. La denuncia in Procura era stata presentata martedì della scorsa settimana da un'ispettrice delle Poste, Patrizia Barbaro. A Ivrea era venuta su richiesta del direttore della sede, Antonio Ravina per controllare i registri contabili. All'ispettrice sono bastate un paio d'ore di lavoro su quelle pagine fitte di numeri per scoprire che dalla cassa qualcuno era riuscito a portare via, senza farsi notare, una cifra consistente. I sospetti di tutti si sono subito concentrati sul dirigente d'esercizio, da qualche giorno assente per malattia. La successiva perquisizione ordinata dal giudice li ha in parte confermati. «Quelli sono soldi miei non delle Poste, mi servono per fare degli acquisti» avrebbe tentato di spiegare agli agenti Teresa Gullotta. Una tesi sulla quale si dovrà, però, pronunciare la magistratura di Ivrea. In attesa di un responso definitivo il denaro è stato posto sotto sequestro.
Persone citate: Antonio Ravina, Bruno Tinti, Campanale, Patrizia Barbaro, Teresa Gullotta
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