Ora Candiolo insorge «Via le lucciole nere» di Antonio Giaimo

Ora Candiolo insorge «Via le lucciole nere» Guerra fra Comune e nigeriane: «Intervenga il Prefetto» Ora Candiolo insorge «Via le lucciole nere» A Candiolo non ne possono più delle prostitute di colore che stazionano, in attesa dei clienti, poco fuori del centro abitato, all'incrocio con la statale per Pinerolo. Il Consiglio comunale ha votato all'unanimità una mozione, presentata dalla de, con la quale chiede che «il problema non sia solo di Candiolo, ma della Provincia, della Regione e «della Nazione». Il documento di protesta è stato inviato già a dicembre, al questore, al prefetto e a Roma. Ma nulla è stato ancora fatto. «Qualche risultato lo avevamo ottenuto un anno e mezzo fa quando la questura, in collaborazione con i nostri vigili urbani, aveva fatto una retata» ricorda il sindaco Michele Rollé. «Dopo un mese però, quando i controlli di polizia si erano diradati, tutto era tornato come prima. Ogni mattina mandiamo la pattuglia dei vigili per cercare di scoraggiarle, ma è inutile». Non è solo una questione morale quella che preoccupa l'am¬ ministrazione di Candiolo, anche se tutte le mattine con i pullman di linea sono una cinquantina le nigeriane che in fila indiana scendono al bivio della statale 23 con la provinciale per Orbassano-Candiolo. «Questi giri non portano solo prostituzione - continua il sindaco -, ma temiamo anche droga. Non mancano neanche gli episodi di violenza: solo domenica due coniugi che avevano suonato il clacson ad un'auto bloccatasi improvvisamente davanti a due prostitute, sono stati inseguiti sino a Candiolo, raggiunti al passaggio a livello chiuso e presi a schiaffi e pugni. Anche un nostro assessore che aveva fatto segnali con i fari, forse a due che controllavano il mercato, è stato inseguito per chilometri, lo ha salvato l'abilità nella guida». Per cercare di evitare gli «imboscamenti» nel parco è stata emessa un'ordinanza del sindaco ai proprietari dei terreni, la Fiat e l'Ordine Mauriziano, con la quale si imponeva di mettere delle sbarre con lucchetti a tutte le vie d'accesso alla ex tenuta di caccia reale. Un aiuto alla lotta contro la prostituzione viene anche dalle associazioni venatorie: la Federcaccia e l'Italcaccia. Applicando una legge regionale che vieta di fermarsi con l'auto in un parco, multano gli automobilisti che sono riusciti a trovare una via d'accesso. La contravvenzione è di sole 50 mila lire, ma viene spedita a casa e non sempre è facile spiegare cosa si faceva con l'auto dentro ad un boschetto. Per chi invece lascia la macchina lungo la provinciale, ci pensano i vigili urbani. «E' imbarazzante - conclude il sindaco - pensare che venerdì andremo a firmare la convenzione per far sorgere il Centro piemontese per la ricerca sul cancro, proprio dove oggi esiste un vero postribolo». Antonio Giaimo Il sindaco: «Temiamo la droga e un giro di violenti. Due coniugi sono stati aggrediti» Un continuo viavai all'incrocio della statale di Pinerolo. Ogni giorno giungono sui pullman di linea circa cinquanta nigeriane

Persone citate: Michele Rollé

Luoghi citati: Candiolo, Pinerolo, Roma