Scaldabagno-killer 3 alla sbarra

Scaldabagno-killer, 3 alla sbarra Claviere, cinque amici morirono per le esalazioni di ossido di carbonio Scaldabagno-killer, 3 alla sbarra In pretura a Susa accusati di omicidio colposo l'idraulico e i due proprietari dell'alloggio La mattina del 2 gennaio 1990 vennero scoperti in un mini alloggio di Claviere i cadaveri di Laura Bonamico, 22 anni, torinese, e di Giuseppe Castelli Dezza, milanese, 30 anni, Augusto Ferri, 26 anni, Giovanni Toniolo, 23 anni, Nicola Molnar, 25 anni, tutti di Pisa. Tutti amici di Federica Piccoli, 23 anni, in vacanza a Claviere con i genitori, che li aveva ospitati per il Capodanno in un altro alloggio di loro proprietà. Le cinque vittime morirono avvelenate dall'ossido di carbonio provocato da uno scaldabagno a gas. Una tragedia prevedibile? Sì, sostiene il sostituto procuratore della Pretura Marina Paletti, che ha concluso le indagini preliminari e ha firmato il decreto di citazione a giudizio per omicidio colposo. Il processo s'inizia il 5 giugno, a Susa. Gli imputati sono Renato Piccoli, 53 anni, e la moglie Mariella Paola, 51 anni, rispettivamente amministratore e proprietaria dell'alloggio di via Rio Secco 4 bis; e Giacomo Arnaud, 64 anni, l'idrauhco di Claviere che installò l'impianto. Secondo il consulente del pm l'impianto idrico funzionante a gas «non era realizzato secondo le regole specifiche della buona tecnica per la salvaguardia della sicurezza, e in difformità delle norme Uni-Cig». Le carenze tecniche dell'impianto sono molte: sotto accusa il condotto di scarico dei fumi, dal diametro insufficiente e dal tiraggio quasi inesistente; il collegamento dei tubi con l'esterno, la mancanza di un dispositivo antivento. Ma anche l'utilizzo dei vani del minialloggio: il vano dello scaldabagno era insufficientemente aerato, e soprattutto veniva adibito a camera da letto. Renato Piccoli (difeso dall'avvocato Minni) e la moglie (avvocati Minni e Obert) sono accusati di aver affidato i lavori di installazione a una persona non competente, e di non aver accertato che lo scaldabagno funzionasse correttamente. L'idraulico Arnaud (avvocati Chiusano e Festa) è invece accusato di aver realizzato l'impianto in modo non corretto, senza rispettare le norme di sicurezza, così che l'alloggio di Claviere si trasformò in una camera a gas. [b. gio.] Giacomo Amaud, l'idraulico che installò l'impianto sotto accusa

Luoghi citati: Claviere, Pisa, Susa