Bruguera si arrende a Lendl Avanza Pozzi, va fuori Furlan

Bruguera si arrende a Lendl Avanza Pozzi, va fuori Furlan McEnroe, sconfìtto in quattro set da Kulti a Parigi, annuncia: «A fine anno smetto» Bruguera si arrende a Lendl Avanza Pozzi, va fuori Furlan PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Così all'improvviso, fra la costernazione, anzi fra l'orrore di tutti, una buca si è aperta nel campo centrale, che è il tempio della terra rossa e il vanto di una Nazione. Beh, non era proprio una buca, piuttosto una crepa larga mezzo metro, però il gioco è stato interrotto e per gli organizzatori è come si fosse trattato di una voragine, di un abisso in cui in un certo senso è caduto l'immacolato prestigio del Roland Garros. Stavano giocando Ivan Lendl e Sergi Bruguera, e il vecchio ceko a dispetto delle sue scivolate oltre il decimo posto classifica non ha lasciato scampo al bizzarro catalano, che pareva dovesse diventare il Messia sulla terra rossa e invece si è trasformato in una specie di Babbo Natale. Fa regali a piene mani, ieri ha ceduto il match in tre set, inchinandosi all'antico re e consolandolo, per così dire, delle pernacchie ricevute da Ivan nella sua ultima apparizione qui a Parigi, nel 1989, quando il piccolo Chang, come tutti certo ricordano, lo umiliò sul campo prendendolo per i fondelli. A Lendl è tornato il sorriso, in conferenza stampa ha persino fatto lo spiritoso. A chi gli chiedeva se avesse pensato di ritirarsi dopo Roma ha risposto: «Certo, ma era una giornata buona. Se fosse stata cattiva, avrei pensato di suicidarmi». Oibò, parole pesanti, ma il vecchio eroe rideva, era tutto uno scherzo. Intanto Monica Seles, sul campo numero 1, faceva a pezzetti la povera francese Mothes. Monica ha cambiato look, si è tinta i capelli di nero per sembrare più vezzosa. O forse, come quasi sempre, è una questione di denaro. Ma bionda o scura per le avversarie è la stes¬ sa cosa. Anche Andre Agassi ha dato qualche ritocco alla sua immagine, sfruttatissima malgrado i tempi duri. Si è fatto crescere un bel pizzetto e sembra persino ingrassato. L'aspetto è più sobrio, i colori più tenui, in testa ha un fazzolettone annodato alla moda delle vecchie contadine. Il Kid di Las Vegas ha preso a pallate l'argentino Frana, sotterrandolo alla svelta, mentre Edberg, dopo di lui, ha impiegato un po' più di tempo, e di energie nervose, per mettere alle corde il francese Soules. Tuttavia le fatiche di Stefan sono niente in confronto a quel che ha speso John McEnroe, sconfitto in quattro set da Niklaus Kulti al termine di un match che ha scatenato l'entusiasmo, purtroppo tradito, degli amanti del bel tennis. Supermac, quasi certamente, ha giocato la sua ultima partita nel mitico Roland Garros. Ha detto che a fine anno attaccherà la racchetta al chiodo, dandosi magari al rock, e crediamo a nome di tutti di poter esprimere il nostro profondo rammarico. Un'altra leggenda che sta per lasciare, fra un po' ci resteranno solo i tipi come Kulti, tanto per fare un nome, bravini e forti ma figli davvero di un altro tennis. Gli italiani, infine, eccoci arrivati. Ha vinto Pozzi contro il francese Delaitre e oggi incontrerà Agassi sul campo centrale. 10 ci provo, ha detto il barese. E' avaro di parole ma anche uno dei pochi che cerca di mantenere le promesse. Furlan invece ha perso contro l'olandese Schapers, un vecchietto (32 anni) di due metri, il giocatore più alto del circuito. Il veneto non ha mai vinto un set a Parigi, e tanto può bastare. Camporese, da parte sua, è stato fermato dall'oscurità sull'orlo dell'abisso, possiamo dire, dato che dopo aver vinto il primo set contro lo spagnolo Gorriz, 28 anni, mancino, il nostro n° 1 ha perso il secondo e anche il terzo. Il buio è sceso sul 4-4. Fra le ragazze, Silvia Farina è stata calpestata dalla Sabatini mentre Linda Ferrando ha vinto 11 derby con la Reggi-Concato e Laura Garrone ha alzato bandiera bianca davanti alla Meshki. Carlo Coscia Camporese, salvato dall'oscurità I RISULTATI Singolare maschile (primo turno): Jonsson-Santoro 2-6, 6-3, 6-2, 7-6 (7-5); Prinosil-J. Svensson 6-2, 6-1, 3-6, 6-3; Mancini-Corretja 6-4, 1-6, 6-4, 6-7 (6-8) 6-3; WoodbridgeBoetsch 4-6, 5-7, 7-6 (7-3), 6-4, 6-2; Sampras-Rosset 7-6 (7-5) 4-6, 6-4, 3-6, 6-3; Agassi-Frana 6-1, 6-4, 6-4; Pozzi-Delaitre 61, 6-3, 6-4; Lendl-Bruguera 6-4, 6-2, 6-1; Gomez-Miniussi 6-3, 6-2, 3-6, 6-3; Markus-Koslowski 7-6 (7-4), 6-3, 6-4; SteebConnell 6-4, 6-2, 6-2; Rostagno-Novacek 3-6, 7-5, 6-3, 6-7 (6-8), 6-3; E. Sanchez-Skoff 6-4, 6-2, 6-2; Edberg-Soules 7-5, 61, 6-7 (5-7), 7-5; Masur-Eltingh 6-3, 6-3, 6-1; Fromberg-Zoecke 6-4, 6-4, 7-5: Schapers-Furlan 6-1, 6-4, 6-4; Kulti-J. McEnroe 6-2, 7-5; 6-7 (5-7), 7-5; Matsuoka-Orsanic 6-1, 6-4, 6-4; Gorriz-Camporese 3-6, 6-4, 6-4,4-4 sospesa per l'oscurità. Singolare femminile (primo turno): Seles-Mothes 6-1, 6-0; Capriati-Reinstadler 6-1, 6-7 (3-7), 6-2; Coetzer-Dechaume 6-4, 3-6, 6-3; Pierce-Rajchrtova 6-1,6-1; Zvereva-Khode 6-2, 63; Sabatini-Farina 6-0, 6-0; Ferrando-Reggi Concato 6-1,63; Meshki-Garrone 6-1, 6-3; Halard-Fulco 6-2, 6-4.

Luoghi citati: Las Vegas, Parigi, Roma