«Questa volta l'Europa non ci può sfuggire»

«Questa volta l'Europa non ci può sfuggire» Domani prima finale per l'Under 21 «Questa volta l'Europa non ci può sfuggire» A Maldini gli auguri dell'ex et Vicini Anche Albertini tra gli indisponibili FERRARA DAL NOSTRO INVIATO «Se c'è un po' di giustizia, il titolo europeo non può scappare agli azzurrini». Vicini, il primo et ad avere sfiorato il titolo continentale, stavolta tira la volata a Maldini ben sapendo che l'amico non necessita di stimoli. ((A differenza delle altre nazioni - prosegue - l'Italia ha sempre vinto il proprio girone di qualificazione arrivando prima col sottoscritto c poi con Maldini nei quarti o nelle semifinali. La nostra finale con la Spagna la perdemmo praticamente a Roma, pur vincendo 2 a 1 : potevamo segnare 3 o 4 gol, creando almeno una trentina di occasioni, invece subimmo quella rete che fu decisiva nel ritorno. Noi però partimmo con un handicap che fortunatamente non dovrebbe esistere per l'Under di Maldini: giocammo cioè ad ottobre, quando l'entusiasmo si era attenuato e molti degli azzurrini, 6 o 7, mi avevano seguito nella Nazionale A. Ora la Federazione ha fatto bene ad imporre subito le finali. Anche noi avevamo incontrato la Svezia ma in semifinale: pareggio in trasferta e poi vittoria 2 a 1 a Bergamo». Chi meglio di Vicini può riscontrare eventuali analogie fra le due Nazionali migliori nella storia del calcio giovanile azzurro? «La mia Italia, credo, aveva un tasso tecnico più elevato; questa di Maldini è più massiccia, nel senso che è superiore atleticamente e ha un grande temperamento. Vialli era l'espressione di quella squadra; Buso esprime il carattere dell'ultima Under. Molti degli attuali azzurrini serviranno di ricambio alla Nazionale A: l'importante è che non si limitino a poche presenze. Il mio augurio è scontato: se c'è un po' di giustizia, ripeto, questa è la volta buona perché l'Italia di Maldini ci dia il primo titolo europeo». Lasciata Coverciano, la Nazionale ha raggiunto Ferrara in serata e stamane svolgerà l'ulti- mo allenamento. Con Albertini che si è aggiunto a Malusci e Bertarelli nell'elenco dei non disponibili. Un'ecografia alla caviglia gli preclude l'appuntamento di domani lasciando uno spiraglio per il ritorno in Svezia, mercoledì prossimo a Vaxjoe. Anche gli azzurrini hanno parlato molto di mercato in attesa di concentrarsi sulla Svezia. Diceva Melli di avere appena 20 probabilità su cento di lasciare Parma: «Il mio sogno era rappresentato da Milan e Juve ma le due società ormai sono a posto come attaccanti. Cercherò di prendermi altre soddisfazioni a Parma». Corini ha precisato che venerdì si incontrerà col suo nuovo presidente, Mantovani: «Sapevo di dovermene andare ma ad un certo punto pensavo che fosse Roma la mia destinazione. Avrei giocato la Coppa Uefa mentre, dopo il dirottamento a Genova, ho... rischiato di battermi per la Coppa Intercontinentale. Sono contento di indossare la casacca del mio amico Buso, col quale mi intendo a occhi chiusi». Nonostante i tre forfait consecutivi, Maldini non ha chiamato ulteriori rinforzi. Naturalmente non snobba gli svedesi «anche perché non siamo riusciti a batterli nelle ultime due amichevoli. Però grazie alle due reti segnate in trasferta... avremmo passato il turno. Ho sentito in tv il mio collega lamentarsi per l'assenza di Brolin e di altri due elementi aggregati alla Nazionale A ma ora, a quanto pare, siamo alla pari». Ferrara è in festa per il doppio avvenimento rappresentato dalla promozione in B della Spai, grazie al «mago» G.B. Fabbri, e per la prima finale europea fortemente voluta dal presidente Donigaglia. Per Italia-Svezia i biglietti (21 mila) sono già esauriti e la Spai farà distribuire 20 mila bandierine azzurre. Giorgio GandoHi