Totò: arriva Vialli, è meglio che me ne vada

Totò: arriva Vialli, è meglio che me ne vada Schillaci aspetta soltanto una chiamata di Boniperti per chiudere la sua carriera bianconera Totò: arriva Vialli, è meglio che me ne vada «Tra Casiraghi e il sottoscrìtto uno in panchina, e io non ho l'età» BERGAMO DAL NOSTRO INVIATO Salvatore SchUlaci sbarca in America. Non è il titolone sull'ultima voce di mercato, ormai è chiaro che il futuro del bomber di Italia '90 si colorerà di azzurro (Napoli) o al massimo nerazzurro (Inter). Il fatto è che Totò, oltreoceano, incarna ancora l'immagine del calcio nostrano. E se l'America chiama, U picciotto risponde. Da sabato prossimo a mercoledì 3 giugno, insieme con Stefano Tacconi, altro pezzo di Juventus che si stacca, Schillaci sarà ospite della comunità italo-americana di New York. Totò e Stefano vivranno infatti da protagonisti i festeggiamenti organizzati dai nostri emigrati per il 46° anniversario della nascita della Repubblica italiana. Schillaci è stato invitato come il più puro rappresentante deUa meridionalità della gran parte di chi ha lasciato il nostro Paese in cerca di fortuna e gloria sotto il cielo americano. Tacconi neUa sua doppia veste di impareggiabile D'Artagnan del calcio e di messaggero di pace del centro internazionale di Assisi. Così, mentre la Nazionale scenderà in campo contro Portogallo ed Eire nel quadro della tournée azzurra pro-mondiale '94, Tacconi e Schillaci, grandi esclusi - per motivi anagrafici il primo, di rendimento il secondo - dalla nuova Italia made in Sacchi, avranno la possibilità di fare shopping per le strade di Manhattan. C'è chi suderà per ritagliarsi un posto verso Usa '94 e chi potrà godersi 5 giorni di relax avendo anche l'onore di sentirsi ambasciatore del nostro Paese nel cuore della comunità italo-americana. Schillaci ha chiaro il suo ruolo in questa trasferta sui generis: «Per una volta non c'entra la Juve - spiega - ma la mia me- ridionaUtà unita ai successi ottenuti durante Italia '90. Sono contento che mi abbiano invitato a New York perché avrò l'occasione di visitarla e conoscerla. Devo dire che l'onda nata con i gol di due estati fa non si è ancora fermata nonostante le sfortunate ultime stagioni. Mi fa piacere essere ricordato dagU italiani di tutto il mondo come U protagonista di quel Mondiale. Tacconi invece mi accompagnerà perché è nota anche in America la sua simpatia, oltre che il suo impegno per scopi umanitari». Schillaci ieri sera a Bergamo ha disputato gU ultimi scampoU di partita in bianconero. Totò ha fatto capire, attraverso il Processo del Lunedì, quale potrà essere il suo futuro: Inter o NapoU. «Io però non ho avuto contatti con queste società ammette SchUlaci - ma probabilmente la Juventus sì. Quindi sarà Boniperti a comunicarmi qualcosa». Ogni speranza che Totò rimanga alla Juve scema giorno dopo giorno: «Io sarei rimasto, eccome - precisa il bomber siciliano -, ma hanno preso Vialli, che devo fare? Uno fra Casiraghi e il sottoscritto è di troppo, l'età non mi favorisce. Sì, la prospettiva di fare panchina in teoria non mi spaventa. Ma se hanno preso Vialli è per farlo giocare, se tengono Casiraghi è perché ci credono, risebierei di non avere chances neppure impegnandomi più di prima. E poi oltre a lottare per un posto, risebierei di dare fastidio a chi gioca. Non mi sembra giusto. Ho sempre voluto essere Ubero, senza preoccupazioni di sorta. A me piace giocare seguendo l'istinto, solo così riesco a esprimermi al megUo». Franco Battolato Nei prossimi giorni Schillaci (nella foto) sarà con Tacconi l'ambasciatore del nostro calcio a New York: sono stati Invitati dagli emigrati italiani per festeggiare il 46° anniversario di fondazione della Repubblica