La corruzione in Laguna In galera uomo di Bernini

La corruzione in Laguna In galera uomo di Bernini La corruzione in Laguna In galera uomo di Bernini VENEZIA. Manette al braccio destro del ministro dei Trasporti Carlo Bernini. Manette ad altre sei persone. L'accusa è di corruzione. Franco Ferlin, 46 anni, capo della segreteria quando ancora il ministro era presidente della Regione, oggi consulente del dicastero dei Trasporti, è stato arrestato ieri notte. Con lui sono finiti in carcere per lo stesso reato, ma anche per evasione fiscale, truffa e falso, quattro dirigenti di un'impresa di costruzioni di Musile di Piave, la Ccc, Cantieri Costruzioni Cemento, il commissario del consorzio di bonifica Bradano-Metaponto, Michele Leone (ingegnere del Genio Civile della Basilicata) e un altro dirigente di un consorzio di bonifica. Gli ordini di custodia cautelare sono dei giudici veneziani Ivano Nelson Salvarani e Felice Casson. E' da ottobre che i magistrati stanno indagando su una ventina di appalti in diverse regioni: c'è l'odore delle tangenti, bustarelle miliardarie. Finora sono 28 le persone coinvolte: 21 hanno ricevuto un avviso di garanzia. Fra di loro vi sono il ministro Bernini; il capo della segreteria politica del ministro degli Esteri Gianni De Michelis, Giorgio Casadei, che figura anche nel consiglio d'amministrazione della Banca Nazionale delle Comunicazioni, in compagnia dello stesso Ferlin. E ancora il segretario amministrativo nazionale della de, Severino Citaristi; il presidente della Regione Puglie Michele Bellomo; l'ex presidente della Regione Basilicata Gaetano Michetti, e Sergio Sbarra, l'amministratore delegato della Grassetto, una società del gruppo Ligresti. Tutti gli altri sono funzionari, impresari, professionisti, dirigenti di enti pubblici e di assessorati. Gli appalti su cui si indaga: la bretella autostradale per l'aeroporto Marco Polo di Venezia, costruita con i soldi dei Mondiali di calcio; due acquedotti nelle province di Padova e Treviso; la strada a scorrimento veloce «Transpolesana» tra Verona e Rovigo; impianti di depurazione a Rovigo e a Fusina, sul perimetro della Laguna; e poi reti di irrigazione per l'agricoltura a Matera e nel Cosentino, a Taranto, nella piana di Perfugas in provincia di Sassari; e acquedotti nelle Murge e negli altopiani lucani. Mario Lollo