Processo ai comunisti, Gorbaciov «invitato» di Giulietto Chiesa

Processo ai comunisti, Gorbaciov «invitato» Processo ai comunisti, Gorbaciov «invitato» La Corte Costituzionale russa vara la Norimberga delpcus MOSCA DAL NOSTRO INVIATO Il 26 maggio sarà ricordato come una data storica per la Russia. Tredici giudici, indossanti per la prima volta la toga nera, con risvolti d'argento, la divisa della nuova Corte Costituzionale, hanno deciso di aprire il processo al partito comunista delì'Urss e al suo fratello minore, il pc russo. Hanno votato a maggioranza: nove a favore, tre contro, un astenuto. Ma la storia della «divisione dei poteri» nella nuova Russia democratica, comincia con un «pasticcio» giuiidico-politico che sarà difficile districare. La Corte era stata chiamata a decidere la questione della legittimità costituzionale dei due decreti con cui Eltsin aveva «liquidato» il pcus: quelli del 23 e 25 agosto, e quello del 6 novembre, che «sospendevano» l'attività de¬ gli organi del partito e poi la vietavano e ne nazionalizzavano le proprietà. L'istanza veniva da un gruppo di 37 deputati, che accusavano il Presidente della Russia di aver abusato di poteri non previsti dalia Costituzione: che infatti non concede al Presidente la prerogativa di vietare l'attività di un partito politico, né di sequestrarne i beni. Dietro la mossa degli oppositori di Eltsin, evidentemente, c'è un'offensiva politica, promossa dalla frazione «Comunisti di Russia». Ed ecco che la squadra di Eltsin, spalleggiata da «Russia Democratica», è passata alla controffensiva. Oleg Rumiantsev, segretario della commissione Costituzionale del Soviet Supremo (presieduta da Eltsin), ha presentato un'istanza alla Corte, chiedendo che venisse esaminata la «costituzionalità del pcus». La miglior difesa, dice il proverbio, è l'attacco. Come ha detto Serghei Shakhrai (ex vice-premier e ora avvocato difensore del Presidente) «l'unificazione delle due istanze trasformerà un processo pensato per screditare il capo dello Stato in un nuovo processo di Norimberga sul pcus». E il Presidente non solo ha mandato i suoi uomini più fidati (Burbulis e Shakhrai) a patrocinare la sua causa, ma è sceso in campo con una dichiarazione inequivocabile: «Nella società si è fatta strada l'esigenza di conoscere tutta la verità sul pcus, il suo vero ruolo, la sua responsabilità nella crisi economica, morale e politica». La Corte Costituzionale è stata sensibile all'appello e ha «unificato» politicamente due questioni che, giuridicamente, erano disgiunte. Ovviamente siamo ancora lontani dallo «stato di diritto». E Ghennadi Burbulis, il segretario di Stato, in fondo lo ha ricono¬ sciuto ieri, quando ha detto che «questa è la Russia cha abbiamo». Come dire che non si può andare troppo per il sottile, quando si tratta di difendersi. Ma la confusione è salita al massimo pochi minuti dopo la decisione della Corte. Il processo contro il pcus richiederebbe la presenza della parte in causa. E questa non c'è. La Corte ha allora proposto a Gorbaciov, a Ivashko (ex vice segretario del pcus) e a Kuptsov (ex segretario del pc russo) di presentarsi a difesa, ma ha anche deciso che, in assenza, procederà ugualmente. E, per dare tempo e modo di prepararsi agli uni e agli altri, ha rinviato l'udienza successiva al 7 luglio. Ivashko e Kuptsov sarebbero d'accordo di presentarsi a difesa, ma hanno affermato di non avere per questo alcun mandato. Solo uno dei firmatari dell'istanza contro Eltsin, il deputato Jurij Slobodkin, si è offerto come difensore d'ufficio di pcus e per, ma Roy Medvedev (uno dei leaders del partito socialista del lavoro) gli ha contestato il diritto di farlo. Gorbaciov ha fatto sapere alla Corte di essere disposto ad essere ascoltato «come testimone», aggiungendo però di avere «già detto tutto». Ma il riferimento a Norimberga appare significativo. Se la Corte deciderà U carattere criminale dell'attività del pcus, ciò lascerebbe aperta la possibilità di un seguito penale per i suoi dirigenti. Il mese e mezzo di rinvio darà modo a Eltsin di tirare fuori le carte segrete dell'attività criminale del pcus e di preparare il terreno per l'accusa contro Gorbaciov, capro espiatorio designato, che non sembra disposto a farsi da parte. Giulietto Chiesa

Luoghi citati: Mosca, Norimberga, Russia