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La moneta europea più lontana Oggi un vertice La moneta europea più lontana L'Associazione per l'Unione Monetaria Europea (Amue) tiene oggi, a Francoforte, una conferenza sulle ripercussioni dell'unione monetaria su banche e imprese. Alla conferenza partecipa anche l'avvocato Giovanni Agnelli. Secondo un gruppo di studio dell'Amue i cittadini europei dovranno aspettare fino a un massimo di cinque anni dopo il 1999 prima di trovarsi in tasca una singola moneta valida in buona parte del continente. Vista infatti la complessità dei preparativi per l'unificazione monetaria, le banche avranno bisogno di un periodo di transizione compreso fra i 3 e i 5 anni per i necessari adattamenti. Ne consegue che la valuta unica non potrà essere introdotta nel '97 a meno che una decisione in questo senso non venga già presa nel '93, e che anche se si giungesse alla scadenza improrogabile del 1999, gli europei dovranno aspettare parecchi anni prima di poter commerciare in Ecu. Molte altre le incognite per il sistema bancario derivanti dall'introduzione di una singola valuta. Lo studio dell'Amile, preparato da 35 imprese-leader europee, dalla Barclays Bank al Credit Lyonnais, dalla Fiat alla Rhone Poulenc, elenca innanzitutto una perdita di reddito da transazioni valutarie. Ma attenzione: già nel medio periodo gli introiti ricominceranno a salire, in primo luogo perché molti istituti minori potrebbero doversi ritirare dal mercato, e poi perché l'Ecu potrebbe rimpiazzare il dollaro quale valuta di riferimento per le contrattazioni di materie prime. L'unificazione monetaria avrà anche l'effetto di minare la posizione delle banche sui mercati obbligazionari interni dal momento che diverrà irrilevante il vantaggio competitivo che gli istituti godono nel trattare la propria valuta. Le obbligazioni non ancora maturate al momento dell'unificazione saranno convertite in Ecu, e un elevato rendimento in lire diventerà un elevato rendimento nella valuta europea.