Sotto inchiesta tutto il vertice del Coni dall'87 a oggi

Sotto inchiesta tutto il vertice del Coni dall'87 a oggi La Procura di Roma ha inviato informazioni di garanzia al presidente Gattai, Carraro^ Nebiolo e ad altri 11 dirigenti Sotto inchiesta tutto il vertice del Coni dall'87 a oggi Per la «lievitazione» dei costi nella ristrutturazione dello Stadio Olimpico ROMA. Ancora guai per il presidente del Coni, Arrigo Gattai: nell'arco di due settimane è stato citato in giudizio in pretura (il processo è fissato per il 16 dicembre) con l'accusa di abusivismo edilizio nella ristrutturazione dello Stadio Olimpico e, ieri, ha ricevuto un'informazione di garanzia per la stessa opera, questa volta per la lievitazione dei costi, da 80 a 212 miliardi. Il pubblico ministero Vittorio Pareggio indaga su eventuali responsabilità anche degli altri componenti delle tre giunte del Coni succedutesi nel periodo «sospetto», dal 1987 ad oggi. Si tratta di 13 personaggi dell'ambiente sportivo, e non solo. Fra questi spicca il nome di Franco ' Carraro, poi diventato ministro e sindaco di Roma (Carraro si è affrettato a precisare di non aver preso parte ad alcun atto deliberativo del Coni dal 29 luglio 1987, data in cui entrò nel governo, ossia quattro mesi pri¬ ma dell'assegnazione dell'appalto). Con Gattai e Carraro, destinatari dell'avviso di garanzia sono il notissimo Primo Nebiolo, Bruno Grandi (vicepresidente), Agostino Omini (ciclismo), Federico Sordillo (allora in giunta per la Federazione italiana gioco calcio), Gustavo Tuccimei (medici sportivi e presidente della Sportass), Enrico Vinci (basket), Giorgio De Stefani (in rappresentanza del Ciò, il Comitato internazionale olimpico), Maurizio Mondelli (rugby), Franceso Zerbi (motociclismo), Renzo Nostini (vicepresidente e rappresentante della federazione della scherma), Bartolo Consolo (nuoto) e Mario Pescante (segretario generale del Coni). Altre informazioni di garanzia sono state notificate ai componenti della commissione aggiudicatrice dell'appalto e a tecnici del Coni. Un'analoga inchiesta era già stata aperta e chiusa da un altro magistrato. L'accusa è di abuso innominato in atti di ufficio, specificata in undici punti: dalla partecipazione degfì indagati all'attività delle commissioni che precedette l'assegnazione dell'appalto alla Cogefar, sino alle varianti di spesa. Il primo documento (febbraio 1987) che ha destato il sospetto di irregolarità riguarda l'incarico all'architetto Annibale Vitelozzi di progettare i lavori di ampliamento e di ristrutturazione dello stadio, senza un preventivo bando di gara e senza considerare che il progetto non era compatibile con le norme di tutela dei vincoli ambientali posti sulla zona. All'esame del magistrato anche la delibera del 23 giugno 1987, che aveva previsto la copertura di tutti i posti a sedere dello stadio, benché la Fifa avesse previsto che, su 80 mila posti, tre quarti fossero a sedere, ma che di questi soltanto i due terzi fossero coperti. L'attenzione del pm si è sof- fermata sulla preferenza data alla Cogefar nel conferimento dei lavori, nonostante un'altra impresa (la i.Co.Ri.) avesse indicato un prezzo inferiore di 13 miliardi. Le .altre contestazioni si riferiscono ad una serie di omissioni. Fra queste, la manca¬ ta verifica che i posti coperti sarebbero stati al massimo 40 mila; l'aver autorizzato, il 16 maggio del 1988, la realizzazione della copertura dello stadio così come progettata dalla Cogefar sotto forma di variante in corso di appalto; l'aver recepito il parere di congruità delle spesa per questa variante (quasi 72 miliardi), benché il predetto importo corrispondesse a circa il 90 per cento dell'intero valore dell' appalto originario. Un capitolo particolare riguarda la modifica del progetto originale che ha consentito la ricostruzione della tribuna Tevere e i lavori necessari per adeguare l'impianto di illuminazione, con la proroga della data di ultimazione dell'opera al 31 maggio 1990. I primi interrogatori sono stati fissati per venerdì prossimo. La Guardia di Finanza è stata incaricata di perquisizioni e sequestri della documentazione relativa all'appalto. [Ansa] Arrigo Gattai, presidente del Coni i

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