Veri uomini in 7 giorni con 300 dollari di Mirella Serri

Veri uomini in 7 giorni con 300 dollari Incontro con il poeta Robert Bly, guru del movimento americano vietato alle donne Veri uomini in 7 giorni con 300 dollari Ecco tutte le ricette per diventare dei nuovi maschilisti r~7\ I ROMA Il TTOCENTO uomini e Il una donna ficcanaso, 11 che cerca di nascondersi I 5/ I e di mimetizzarsi sotto un berrettino con visiera, di foggia molto mascolina. E' stata la storica prima volta che negli affollati gruppi di autocoscienza maschile, creati in America dal sessantacinquenne poeta Robert Bly, sul modello di quelli femministi, si è intrufolata una presenza femminile. E' capitato la scorsa settimana in una delle tante riunioni organizzate da Bly, il nuovo guru del neomaschilismo americano, la Musa (come si autodefinisce) del Men's Movement, nato all'inizio degli Anni 80 per la riscoperta dell'identità maschile. Autore di un best-seller da un milione di copie, che a giorni Mondadori manderà in libreria anche in Italia (Per diventare uomini), Bly si trova di passaggio a Roma. Deboli, indecisi, frustrati, simili a molluschi, i rappresentanti del sesso forte sono reduci da anni di sconfitte. «Maschio depresso buttati nel cesso», gridavano le femministe più estremiste nei bellicosi Anni 70: in un certo senso, per Bly, questo messaggio gli uomini lo hanno preso alla lettera. Sono stati decisivi, per abbattere le sicurezze maschili, il femminismo e la guerra del Vietnam. Ma soprattutto, afferma Bly, è scomparsa l'insostituibile figura del padre. Il libro è un lungo commento a una favola dei fratelli Grimm «Giovanni di ferro». La fiaba viene utilizzata da Bly per dimostrare che l'uomo di oggi ha bisogno del distacco emotivo dai genitori, di un'«iniziazione» anche dolorosa per entrare nella società degli adulti, ma deve riconoscere l'importanza del padre, come insegnano le società primitive. Nella civiltà moderna, dove sono assenti immagini-guida, sono sempre più numerosi i maschi teneri, privi di energie. Le «cure» ai maschi «teneri», Bly le somministra nel corso dei suoi stage settimanali (300 dollari tutto compreso), rigorosamente off-limits per il gentil sesso, che si tengono quasi sempre in campagna. Uomini con mazze e bastoni si liberano delle proprie sofferenze, «lottano» simbolicamente, piangono, raccontano le proprie esperienze, ripercorrono i traumi collegati all'assenza di figure maschili «autorevoli». «Di questa mancanza del padre hanno sofferto molto gli uomini che oggi si trovano sulla soglia dei 40-50 anni. Ma vedo infelicità e angoscia ancora Seggioli per quelli che adesso anno 30 anni o per quelli che ne hanno 10», profetizza Bly mentre sorseggia un caffè nel suo albergo in via Veneto. Come mai questa catastrofi¬ ca previsione? «Nel nostro mondo il padre sta diventando sempre più invisibile. Bisogna distinguere tra il "patriarcato", istituzione arcaica e dannosa che io non apprezzo per nulla, e l'esercizio della "paternità" che invece è il pilastro delle strutture psicologiche e sociali. Nella società attuale, proprio come nelle opere di Kafka, nessuno si assume responsabilità, nessuno vuole essere indicato come colui che vieta, guida, formula decisioni: siamo tutti ridotti al ruolo di fratelli». Sul piano privato, quali sono i danni della carenza di paternità? «In America il 49 per cento dei padri divorziati non vede quasi mai i propri figli. Non è un dato spaventoso? E se invece si tratta di famiglie tradizionali, il padre ha un rapporto molto sporadico, superficiale con i figli. Quando torna a casa è stan¬ co, annoiato, nervoso, e delega alla scuola, cioè allo Stato, il suo ruolo. Nel 1980 la Lama Community del Nuovo Messico mi chiese di organizzare un gruppo riservato agli uomini a cui parteciparono circa quaranta persone. A prendere la parola erano gli uomini più giovani e di frequente accadeva che scoppiassero a piangere. Il loro dolore mi sbalordì. La loro sofferenza derivava da un senso di grande abbandono. Per questo dico che sarà sempre peggio per le generazioni a venire, i vecchi non passano più il loro tempo con i giovani, pensano a far soldi, ma non certo a dare insegnamenti. E le nuove generazioni ne hanno disperatamente bisogno. Quello che è accaduto di recente a Los Angeles, la furia e la distruzione che hanno guidato la rivolta, non mi stupiscono e temo che si ripeteranno». Perché i suoi seminari sono dedicati esclusivamente agli uomini? «Come dicevano le femministe per i loro gruppi di autocoscienza, anche gli uomini sono più liberi di esprimersi se si trovano da soli, senza la controparte rappresentata dall'altro sesso. Il femminismo ha avuto un ruolo fondamentale nel cambiare le donne. Adesso tocca agli uomini. Il Men's Movement non è composto poi solo di bianchi, ma è multirazziale e pacifista». Alle donne che ruolo è riservato? «Per il momento le donne sono più forti, libere e dinamiche. Ma non c'è dubbio che possano trarre notevoli vantaggi da una presa di coscienza degli uomini. In America il successo del mio libro è dovuto tanto alle donne quanto agli uomini». Mirella Serri

Persone citate: Grimm, Kafka, Lama, Musa, Robert Bly

Luoghi citati: America, Italia, Los Angeles, Messico, Roma, Vietnam