Oggi l'Italia siferma

Oggi l'Italia siferma Oggi l'Italia siferma ROMA. Sciopero nazionale di un'ora, dalle 11 alle 12 di oggi, in coincidenza con i funerali di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinari, Rocco Di Cillo e Vito Schisano; mentre le strutture palermitane di Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di estendere ad otto ore 1' astensione dal lavoro, nella stessa giornata, in Sicilia: alla manifestazione sarà presente una delegazione nazionale guidata dai tre leader sindacali Trentin, D'Antoni e Larizza. Dallo sciopero sono esclusi i lavoratori dei trasporti e dei vigili del fuoco che effettueranno una fermata simbolica di cinque minuti. Ai funerali del giudice Falcone parteciperanno le segreterie generali di Cgil, Cisl e Uil. In un comunicato unitario le tre confederazioni affermano che con l'uccisione del magistrato, di sua moglie e della scorta «la mafia ha voluto colpire la crescente domanda di legalità e di giustizia che tutto il Paese reclama con forza». Ma «a questo ennesimo crimine non si può reagire al solito modo: indignazione, dolore, cerimonie e poi lentamente il silenzio. La coscienza civile, il Paese e le sue istituzioni debbono trovare la forza di rispondere a tuttf^gli attacchi contro la democrazia. In una fase tanto delicata nella vita politica nazionale i lavoratori sono chiamati a vigilare e a mobilitarsi per bloccare i tentativi di destabilizzare la democrazia e imporre soluzioni autoritarie e antipopolari». Le segreterie Cgil Cisl e Uil si sentono impegnate, unitamente alle altre forze democratiche, «a continuare con più vigore le iniziative contro la mafia e a rilanciare la vertenza contro la criminalità e per la legalità ai vari livelli». Un appuntamento immediato sarà la convocazione della conferenza regionale sulla sicurezza indetta nella recente manifestazione di S. Agata di Militello. «La strage mafiosa di Palermo è di una brutalità inaudita e sconvolgente - si legge ancora nella nota dei sindacati -. La ferocia implacabile dell'antistato criminale ricorre a metodi di tipo bellico e terroristico per eseguire ad ogni co^oo le sue sentenze definitive. Si colpisce Giovanni Falcone, il simbolo più prestigioso della lotta alla mafia anche a livello internazionale. Cgil, Cisl Uil rendono omaggio doveroso ad un giudice che sempre ha lottato con rigore e determinazione contro la mafia. La sua figura è un esempio ammirabile per quanti si battono per l'affermazione della civiltà in Sicilia e nel nostro Paese».

Persone citate: Antonio Montinari, D'antoni, Francesca Morvillo, Giovanni Falcone, Larizza, Militello, Rocco Di Cillo, Trentin, Vito Schisano

Luoghi citati: Italia, Palermo, Roma, Sicilia