Dalla Cina agli Usa, omaggio all'«eroe»

Dalla Cina agli Usa, omaggio all'«eroe» ALL'ESTERO Dalla Cina agli Usa, omaggio all'«eroe» Dalla Cina agli Stati Uniti, grande clamore ha suscitato l'attentato a Giovanni Falcone. Titoli sui giornali e reazioni allarmate dai politici. E' stato anche merito di Falcone, si commenta negli Stati Uniti, se oggi a New York la mafia é in crisi e i capi delle 5 famiglie in carcere. A Roma, l'ambasciatore Peter Secchia lo ricorda come «un eroe e un amico». Michel Vauzelle, ministro della Giustizia francese: « L'attentato rattrista tutti quelli che sono attaccati allo Stato di diritto». Il portavoce del governo francese, Martin Malvy, ha parlato alla radio: «Tutti sono offesi, la morte del giudice Falcone deve ricordarci quello che noi dobbiamo agli uomini che difendono la libertà in tutto il mondo». Il Journal du dimanche: «Che sarà ora dei segreti di cui Falcone era depositario? E' evidente che qualcuno a Palermo, ma soprattutto nei circoli politici romani, ha interesse a non vederli mai più tornare alla luce». Nuova Cina, l'agenzia ufficiale di Pechino, titola: «Italia sotto choc per l'assassinio del giudice antimafia». L'Observer: «Una tonnellata di dinamite uccide il flagello della mafia». E l'Indipendent: «Ucciso con una bomba il più importante giudice antimafia». «Un'azione di guerra», commentano i corrispondenti della stampa estera a Roma.

Persone citate: Giovanni Falcone, Martin Malvy, Michel Vauzelle, Peter Secchia