Portavano la coca al pub

Portavano la coca al pub Festini nella Torino-bene: convalidate le misure cautelari Portavano la coca al pub Ammissioni da parte di 2 degli arrestati, «l'organizzatore» e lo steward E a Palazzo di giustizia s'infittiscono le voci su possibili «consumatori» La «mente» del traffico, Michele Bianchi, commerciante di preziosi, avrebbe confermato: «Iniziammo nella primavera dell'89. Io e il poliziotto Gagliardi, andammo a prendere mezzo chilo di coca a Livorno». Silvio Arciuli, il titolare del «Korova Milk Club» ha respinto le accuse: «Da quando l'ho pre: so io, due anni fa, ho fatto pulizia nel locale». Giovanni Caponetto (avvocato Capelletto), steward su una nave da crociera, avrebbe ammesso: «Ho consegnato mezzo chilo di coca a Giampiero Capodicasa, quello del pub "Bahia Bianca"». Sono gli ultimi interrogatori di ieri davanti al gip Acordon che ha convalidato le misure cautelari per i 13 arrestati. Ora per un paio di giorni i magistrati che indagano su questa storia di coca-party con i poliziotti e traffico di droga nei locali notturni, si fermeranno per riordinare le idee e soprattutto per poter controllare il materiale raccolto. Al vaglio dei sostituti procuratori Rizzo e Bianconi, coordinati dall'aggiunto Mar¬ cello Maddalena, sono in particolare gli elenchi dei clienti dei locali sotto inchiesta, di quei club privati frequentati da giovani rampolli, da industriali e professionisti. Chi sono i vip che sniffano? A palazzo di giustizia circolano tante voci: «Hai sentito? si parla di una commercialista che prende la coca». «No, io ho saputo di un noto penalista che andava in quel locale». E c'è anche chi ha sentito parlare del notaio e del giornalista che non disdegnano una sniffata in compagnia di qualche bella ragazza. Voci. Finora dalle carte processuali non viene fuori alcun nome. Gli interrogatori di ieri. Silvio Arciuli, difeso dall'avvocato Perla, è stato sentito alle Vallette per circa un'ora dal gip Acordon e dal pm Bianconi. Avrebbe raccontato ai magistrati di essere stato contattato dai due poliziotti Gagliardi e Carrella: «Mi hanno offerto la coca ma io ho rifiutato, non volevo veder circolare droga nel mio locale. Anzi ho cercato di far pulizia vietando l'iscrizione ai tipi sospetti». Il pentito che ha dato inizio all'inchiesta, lo stesso del caso Chatham, ha invece detto: «Al Korova si facevano party con droga e belle ragazze. Arciuli forniva la coca». Da Arciuli i magistrati hanno voluto sapere in particolare chi erano i frequentatori abituali del suo locale. Avrebbe risposto: «Veniva tanta gente, persone note, avvocati, anche poliziotti. Se fosse vero quello che ha raccontato quel tizio che mi accusa gli agenti avrebbero notato qualcosa». Michele Bianchi, difeso dagli avvocati Dal Fiume e De Sensi, presunto organizzatore del traffico, ha confermato un viaggio a Livorno con Gagliardi per acquistare droga: «Il nostro contatto fu arrestato e ci rifornimmo da un altro». In effetti nell'aprile '89 sulla nave «Isla Pinta» furono sequestrati 55 chili di coca e arrestate tre persone che la trasportavano dalla Colombia nascosta tra le banane.

Luoghi citati: Colombia, Livorno