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Un campione difende Beverly Hills PRIME CINEMA Di Sidney J. Furie Un campione difende Beverly Hills C« E' stato un momento, era l'anno di «Ipcress» (1965) con Michael Caine, in cui l'astro di Sidney J. Furie sembrava destinato ad affermarsi. Ma in seguito il regista anglo-canadese realizzò una serie di scadenti veicoli per star, da «A Sud-Ovest di Sonora» con Brando a «Lo spavaldo» con Redford; e poi dei brutti film senza neanche i divi. Ora, dopo «Aquila d'acciaio» 1 e 2 e un «Superman IV» da dimenticare, Furie propone una «Rapina del secolo a Beverly Hills» che ha come protagonista Ken Wahl: faccia da fotoromanzo, muscoli da film d'azione e recitazione di grado zero. Per un incidente ad un camion che trasporta sostanze tossiche, la zona di Beverly Hills, Los Angeles, viene evacuata: in realtà si tratta di uno stratagemma ideato da una organizzatissima banda per ripulire case, negozi e banche. E il piano riuscirebbe se non fosse per l'intervento di un asso del football che, a differenza degli altri multimiliardari, non ha lasciato la propria residenza. In coppia con un pentito, un ex poliziotto abbagliato per un attimo dal miraggio dei soldi, il campione sgomina i malviventi a colpi di carambole d'auto, edifici incendiati, crollo di muri, sparatorie e così via. Le scene migliori del film passano sotto i titoli di testa e sono un mini-documentario su Beverly Hills: ville spettacolari, vetrine lussuose, solo 33 mila anime e un patrimonio di 10 miliardi di dollari. Il fazzoletto di terra più ricco del mondo, confinante con i ghetti poveri dove recentemente è esplosa la rivolta. [a. le.] RAPINA DEL SECOLO A BEVERLY HILLS (The taking of Beverly Hills) di Sidney J. Furie con Ken Wahl, Matt Frewer Harley Jane Kozak Usa 1991, poliziesco Cinema Metropolitan, Excelslor di Roma; Arlecchino di Torino; Odeon di Milano