Boncompagni delle fanciulle in fiore di Stefania Miretti

Boncompagni delle fanciulle in fiore Compie 60 anni il regista-ideologo d'una televisione fatta di ragazzine Boncompagni delle fanciulle in fiore «Tutte le donne hanno bisogno di unpigmalione Il mio ideale? Attraente senza mettere soggezione» ROMA. Della sua prima fidanzata dice: «Dovrebbe avere sessantanni, ammesso che sia ancora viva». «Terribile» giudica l'ipotesi, ancorché remota, di vivere accanto a una coetanea. Sessantanni, compiuti proprio in questi giorni, li ha pure lui, Gianni Boncompagni, «padre» di tutte le fanciulle in fiore, ideologo massimo d'una televisione di ragazze-charms e ragazze-quiz, talent-scout e fidanzato di tante dive-bambine, preferibilmente bionde corrucciate di media statura, poco trucco e buona apertura alare. Ma nel suo caso, naturalmente, «l'età è soltanto un'invenzione», importante invece è il fanciullino che c'è in lui. E dunque tanti auguri a questo eterno ragazzo del Piper che, non diversamente da altri suoi coetanei meno fortunati, meno attraenti, meno registi televisivi, più invecchia e più predilige le teen-ager. Gli siamo in parte debitori delle carriere di Raffaella Carrà, Enrica Bonaccorti, Isabella Ferrari, Alessandra Martines, Simona Tagli, come del tonfo televisivo dell'ermafrodito Eva Robins. Aretino, ex disc-jockey, ideatore di programmi ad altissimo gradimento nazional-popolare da «Bandiera Gialla» a «Pronto Raffaella?», papà di tre figlie femmine, incidentalmente nonno di due maschietti, Boncompagni ha idee precise su come si costruisce una carriera artistica femminile. La prima, enunciata in un'intervista di qualche anno fa, è che «tutte le donne hanno bisogno d'un pigmalione». La ragazza televisiva ideale ha poi da essere, apprendiamo da fonti d'archivio, «attraente senza mettere soggezione», «né statuaria né volgaruccia». Più precisamente: «Scarto quelle che fanno pensare che vanno a letto con tutti e quelle che fanno pensare che non lo farebbero con nessuno». Alcune delle dive nascenti l'hanno fatto, per esempio, con lui. Storie importanti, perché Boncompagni è un entusiasta che s'innamora per davvero, un generoso che conserva sentimenti d'ammirazione e buoni consigli per ciascuna delle sue ex. Dodici anni è durata l'unione con Maga Maghella Carrà (rapporto finito per «consunzione naturale» e forse invecchiamento di una dei due). Più breve la convivenza con la Ferrari: piacentina, figlia d'un importatore di carne, quando entra in casa Boncompagni Isabella ha sedici anni, lui quasi cinquanta. Sono tre anni di passione e di televisione, ai quali «sopravvive una bella amicizia». Isabella ora lavora per il cinema. La nuova fiamma sarebbe Claudia Germi, diciannove anni e una vaga somiglianza con la Ferrari. Ma a sessantanni compiuti, nella più recente intervista rilasciata a un settimanale il festeggiato si dichiara un single in ardente attesa: «So che la favola più bella per me deve ancora cominciare». Stefania Miretti Gianni Boncompagni con due sue scoperte, Isabella Ferrari (qui a fianco) con cui ebbe un grande amore, e sotto: Simona Tagli

Luoghi citati: Roma