Folla da stadio per il libro

Folla da stadio per il libro Oltre 50 mila al Salone, best seller la Bibbia e i comici Folla da stadio per il libro Manca Sordi, stravince Ferrini TORINO LTRE 50.000 persone nei primi tre giorni. Il 25 per cento in più dello scorso anno. Ieri il Lingotto è stato travolto dai visitatori. Il grande parcheggio non è bastato. Competente, informata, incuriosita, la gente sgomita per i corridoi, scova titoli, scartabella. Oltre i libri che fanno ridere, cerca manuali, guide, testi di esercizi elettrotecnici, carte geografiche. Comici volanti. «Caro Grasso, io e lei dovremmo andare in coppia, come i carabinieri delle barzellette. Lei sa scrivere io so fare la televisione». Piero Chiambretti ha consegnato ieri la sua cartolina augurale allo storico della tv (pubblicato da Garzanti). E' arrivato un'ora prima del previsto. Ed è subito stato inghiottito dalla gente. Una signora ha smontato il rito della dedica. Ha comprato il volume di Grasso, facendoselo autenticare con un autografo dal furetto di Raitre. Chiambretti ha anche parlato di libri. E vorrebbe calmierare l'inflazione di quelli prodotti grazie al piccolo schermo. «Ci sono troppi comici che fanno libri, ma io non sono un comico quindi posso scriverli». Continua: «I comici però hanno fatto capire agli editori che si può guadagnare anche con la carta». E' vero. Ai convegni con personaggi dello spettacolo, ieri, i sorveglianti hanno dovuto battagliare per, fare rispettare il numero chiuso. Ferrini tornato nei panni del comunista invitava «i compagni visitatori dell'Italia nord-orientale a non lasciare la sala, altrimenti i nomi sarebbero stati presi da tecnici specialisti arrivati da Lipsia», e uno stormo di persone è atterrato sul palco sventolando libri. All'incontro su Cinecittà sono arrivati Storerò e Lizzani. Sordi era atteso, ma si è perso a Parigi, Placido a Los Angeles, Andreotti sulla via del Quirinale. E' mancato anche Gene Gnocchi, atteso a un incontro con Nico Orengo. E' stato sostituito da Gianni Ippoliti. Il pubblico ha invocato a gran voce l'assente. E' arrivato in sala un telefonino e il protagonista di «Scherzi a parte» è stato cercato. Da casa Gnocchi ha risposto il fratello: «Gene sta male». Orengo: «Se non sta attento, Ippoliti gli soffia l'audience». Fratello: «Impossibile, Gene è più bravo». Ippoliti: «Sono più bravo io che giro per il Salone con i piedi gonfi». Buona notizia in diretta. I libri sono amati, la gente fa il tifo per loro, vuole che se ne parli. Se ne è avuta conferma ieri con una bella notizia in diretta. Agli incontri con Roberto Cotroneo, Aldo Grasso ha agitato due buste (finte, ma si è saputo dopo). «Volete sapere se Babele continuerà? Aspettate i supplementari di questa partita. Nella busta di destra, c'è la risposta di Augias. Nell'altra, c'è quella di Guglielmi, il direttore della Terza Rete». Guglielmi, come un terzino che si sfila dalle retrovie e insacca in rete a sorpresa si è alzato in piedi e ha assicurato il risultato subito: Babele continuerà. La tribù del libro ha applaudito a lungo, commossa. Corrado Augias giura che la sorpresa è vera: «Sono molto contento ma anche frastornato. E' una buona notizia, ora bisogna aumentare la redazione perché siamo tutti cotti. Mi salterò le vacanze estive». Scrittori. L'israeliano David Grossman, autore del bellissimo Il libro della grammatica interiore (Mondadori), è arrivato al suo stand smarrito. Non riesce a conciliare il sacrario della penna con il turbinio del Salone. «Mi sembra così strano essere qui in mezzo alla gente, con una piccola cosa che contiene tre anni della mia vita, di scrittura silenziosa». Il romanzo racconta la storia di un bambino che non riesce più a crescere, «nessuna affinità con II tamburo di latta di Grass». Le bozze del romanzo le ha corrette quando gli Scud di Saddam piovevano su Israele, sigillato nella sua stanza con una maschera antigas. Grossman è scosso, ha letto sui giornali del- l'incidente capitato all'ufficiale israeliano di origine italiana (Ottolenghi) ucciso l'altro giorno per sbaglio dai suoi. «Lo conoscevo, sua madre era la preside della mia scuola». Grossman spiega che nel suo Paese, in questo momento, i libri sono importanti. «La letteratura può aiutare. Nei romanzi la fantasia si libera, si parla di cose che nella realtà non potrebbero mai essere affrontate perché si è prigionieri di cliché, pregiudizi. Un palestinese ha pubblicato un libro epistolare, con una lettera molto toccante, indirizzata a me. E' stato 23 mesi in un carcere, perché era accusato di aver partecipato all'Intifada. Io sono un soldato della riserva, potevo essere richiamato e far la guardia alla sua prigione. Questo è oggi il mio Paese. Le circostanze e le leggi possono trasformare due scrittori amici, uno può diventare l'aguzzino dell'altro». Best sellers. La tribù del libro compra a man bassa. Adelphi e Feltrinelli hanno venduto il doppio dello scorso anno. Va a ruba la Bibbia scontata delle Edizioni Paoline. «Il primo cliente, il primo giorno, ha comprato 11 Bib¬ bie. Una catechista. E' stato un segno premonitore». Al successo delle Paoline, risponde la Bibbiacompact della Marietti (sta in una mano). Dove non possono i profeti, soccorrono gli atomi. Ogni giorno se ne vanno centinaia di Lettera sulla felicità di Epicuro (Stampa Alternativa). Con sole mille lire si possono comprare consigli per non incontrare mai più la tristezza. Chi legge campa cent'anni. Alla presentazione della nuova collana Laterza-La Stampa (con Luigi La Spina, Gianni Vattimo, Giorgio Calcagno) Angelo Pezzana, vicedirettore del Salone, insiste con la sua idea: «Dobbiamo imitare i birrai, con la loro campagna per far conoscere il prodotto. In Italia pochissimi sanno che leggere è bello, meno del 40 per cento». Lo ha ripreso Giuseppe Laterza: «Il problema è diverso, bisogna farsi venire in mente idee per pubblicare buoni testi, che suscitino dibattiti. La gente discutè su Samarcanda, non sui libri. Dobbiamo avvicinarci di più alla realtà, accorciando i tempi». Bruno Venia voli Augias apprende in sala che Babele continuerà Grossman: come lavoravo sotto gli Scud di Saddam Luciano Canfora, Beniamino Placido e Adriano Pennacini al convegno sull'attualità dei classici. Nella foto grande Piero Chiambretti attorniato dalla folla del Salone L'attrice Leila Costa ieri al Salone. A sinistra lo scrittore israeliano David Grossman: ha corretto le bozze del suo romanzo «Il libro della grammatica interiore» sigillato nella sua stanza con una maschera antigas

Luoghi citati: Israele, Italia, Lipsia, Los Angeles, Parigi, Torino