L'eroina era zucchero a giudizio di R. Al.

Le guardie non mangiano per protesta Carcere di Voghera Le guardie non mangiano per protesta VOGHERA. Da ieri fanno lo sciopero della fame i 214 agenti del carcere di massima sicurezza. Motivo ufficiale: «La situazione lavorativa che si è venuta a creare», come spiegano i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Sapp. Ma gli agenti di custodia fanno capire che al centro della contestazione c'è il nuovo direttore, Michele Rizzo, trasferito da poco da Busto Arsizio. Un direttore considerato autoritario: la goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe un provvedimento punitivo preso nei confronti di due agenti, sospesi per un mese dallo stipendio. Gli agenti chiedono l'intervento del direttore generale degli istituti di prevenzione e pena, Nicola Amato. Andranno avanti fino a martedì, quando è convocata un'assemblea che potrebbe votare l'autoconsegna in carcere. Nello stesso carcere, dalla scorsa settimana, sta attuando uno sciopero della fame, per motivi diversi, un detenuto «eccellente» Renato Vallanzasca. [r. al.]

Persone citate: Michele Rizzo, Renato Vallanzasca

Luoghi citati: Busto Arsizio, Voghera