Mode in Italy il satellite da Guinness di Piero Bianucci

Made in Italy il satellite da Guinness Usa, il più grande laboratorio volante del mondo sarà lanciato il 19 luglio Made in Italy il satellite da Guinness E' stato realizzato da Aleuta Spazio Avrà a bordo un astronauta genovese CAPE CANAVERAL DAL NOSTRO INVIATO Sarà la più grande macchina volante che l'uomo abbia mai realizzato: un sistema spaziale di 20 km formato dallo Shuttle e da un satellite collegato alla navetta con un sottilissimo cavo di materiali esotici che abbiamo imparato a conoscere seguendo le regate del «Moro»: nomex e kevlar, più fili di rame isolati in teflon. Sarà anche il più grande laboratorio per lo studio dei fenomeni elettrici che gli scienziati abbiano avuto a disposizione: un circuito lungo 500 km nel quale passerà una corrente a 5000 volt. E' il «satellite al guinzaglio», una creatura tutta italiana che andrà in orbita il 19 luglio. Costruito dalla Alenia Spazio (2000 dipendenti, 600 miliardi di fatturato nel 1991), questo satellite nasce da un'idea del matematico padovano Giuseppe Colombo presentata all'Aeritalia 18 anni fa. Il concetto è semplice e geniale. Due masse collegate da un cavo si muovono, in orbita, con la velocità angolare del centro di gravità del sistema. Nel caso di un satellite legato allo Shuttle, poiché la massa della navetta è notevole, si può tenere il satellite a distanza di decine e anche centinaia di chilometri conservando il baricentro vicinissimo allo Shuttle. Poiché contiene rame, tagliando il campo magnetico terrestre il cavo si carica di elettricità, fino a creare tra il satellite e lo Shuttle una differenza di potenziale che, se il cavo è di 20 km, supera i 5000 volt. Per sfruttare questa energia basterà «chiudere l'interruttore». Cioè il circuito. Gli astronauti lo faranno sparando nella ionosfera un flusso di elettroni che viaggeranno nel campo magnetico della Terra fino a ritornare al satellite. Il cannone magnetico è frutto della Proel, un'azienda di Firenze anch'essa del gruppo Alenia. E' una missione scientifica, come si vede, del tutto nuova, e quindi con parecchie incognite. Ad affrontarle in orbita ci sarà il primo astronauta italiano, Franco Malerba, da un anno al Centro spaziale di Houston per prepararsi all'impresa, insieme con la sua riserva, Umberto Guidoni. L'incidente più temuto è quello che Jeffrey Hoffman, l'astronauta americano comandante scientifico della missione, ha battezzato «effetto spaghetti»: il cavo, soprattutto nell'ultima fase di riavvolgimento, potrebbe aggrovigliarsi e creare notevoli problemi. Uno sguardo alle operazioni di volo. Il lancio dello Shuttle è in programma per il 16 luglio. Tre giorni dopo la stiva dello Shuttle verrà aperta, un braccio lungo 12 metri afferrerà delicatamente il satellite (una sfera di 1,6 metri di diametro, pesante 530 chili) e lo sospingerà sopra la navetta. Piccoli razzi ad azoto gassoso a questo punto imprimeranno al satellite una spinta verso l'alto con una velocità di pochi metri al secondo e il satellite incomincerà ad allontanarsi, mentre un rocchetto a motore costruito dalla americana Martin Manetta, gli darà spago, uno spa¬ go che dovrà sempre rimanere in tensione. Dopo cinque ore il cavo sarà completamente steso e l'esperimento potrà iniziare. Saranno 36 ore di misure e di operazioni febbrili, durante le quali si raccoglieranno i frutti di un milione di ore di lavoro spese per fare il satellite e di un investimento, da parte dell'Agenzia spaziale italiana, di 160 miliardi, ai quali ne vanno aggiunti almeno altrettanti spesi dalla Nasa. Ci sono però ragionevoli spe- ranze di ammortizzare le spese. I sistemi spaziali «a filo» (tethered) promettono infatti una lunga serie di applicazioni. Non solo produzione di potenza elettrica, ma laboratori a gravità variabile, sistemi in rotazione con gravità artificiale generata sotto forma di forza centrifuga (servirà per i viaggi con equipaggio verso Marte previsti nei primi decenni del prossimo millennio), satelliti per studiare l'alta atmosfera, lunghissime antenne per comunicare via radio con sommergibili (solo le onde lunghissime riescono a viaggiare sott'acqua). Il satellite si trova ora in un edificio di Cape Canaveral per gli ultimi lavori di collegamento all'argano della Martin Manetta. E' una sfera verniciata di bianco con due bracci lunghi un paio di metri estensibili come un cannocchiale e due bracci più brevi che fungono da antenne. Quanto a Malerba, 45 anni, genovese, diventato astronauta rispondendo a un annuncio sul «Financial Times», sta completando gli allenamenti e la preparazione psicologica. Tra i tanti sacrifici che ha dovuto affrontare c'è stato anche, ultimo, il taglio della lunga barba nera: in orbita quei peli possono dare fastidio. Piero Bianucci Cosl si presenterà, dopo il lancio, il satellite di Alenia Spazio: è connesso con un filo allo Space shuttle

Persone citate: Cape, Franco Malerba, Giuseppe Colombo, Jeffrey Hoffman, Malerba, Martin Manetta, Moro, Space, Umberto Guidoni

Luoghi citati: Firenze, Houston