Caro Collor t'inguaierò

Caro Collor, t'inguaieròBRASILE Capitolo nero nella Dynasty del Presidente in lite col fratello Caro Collor, t'inguaierò Brasilia trema per le denunce di Pedro raccolte in 5 misteriose cassette La madre ha cacciato dalla guida dell'impero famigliare ilfiglio «traditore» SAN PAOLO NOSTRO SERVIZIO Tutto è cominciato qualche settimana fa, con una briga di provincia per il controllo del mercato editoriale in Alagoas, un minuscolo Stato del NordEst brasiliano dove i giornali non vendono neppure 10 mila copie al giorno. E oggi, a Brasilia, già si ipotizza un possibile impeachment contro il presidente Fernando Collor de Mello, mentre i deputati dei partiti di governo si sforzano per evitare una Commissione parlamentare d'inchiesta che potrebbe scatenare una delle peggiori crisi istituzionali della storia brasiliana. I destini politici del Paese urlano le prime pagine dei giornali - dipendono da cinque videocassette da venti minuti l'una, contenenti una esplosiva serie di denunce contro il presidente Collor ed un noto faccendiere a lui legato, Paulo Cesar Farias, più conosciuto col diminuitivo di «PC». Le cassette sono state depositate in qualche banca e salteranno fuori se dovesse capitare «qualcosa» a chi le ha registrate. A togliere il sonno alla Brasilia che conta è il nome dell'autore delle denunce: Pedro Collor, il fratello minore del Presidente. I Collor de Mello sono una dinastia tradizionale del Bra¬ sile della politica e degli affari. Il nonno Lindolfo è stato ministro negli Anni Trenta, il padre Arnon governatore dell'Alagoas e influente senatore (nel 1963, durante una seduta parlamentare, uccise un collega a colpi di pistola), e per il giovane Fernando la carriera politica è stata attentamente pianificata, a partire dalla nomina a sindaco di Maceiò, la capitale dello Stato, durante la dittatura militare. Al figlio minore, la matriarca Leda Collor ha preferito affidare la direzione delle imprese di comunicazione della famiglia, una televisione, tre radio ed un giornale, la «Gazeta di Alagoas». Pedro Collor ha lavorato duro per anni, ma sempre più amareggiato per essere poco considerato dalla famiglia e, soprattutto, dal fratello in fulminante ascesa politica. L'amarezza è diventata astio quando il neo-Presidente non lo ha chiamato a collaborare con il governo e ha insidiato sua moglie. La tensione tra i fratelli è poi cresciuta quando dal giornale di famiglia Pedro Collor ha cominciato a sparare a zero contro il governo, denunciando i casi di clientelismo in cui sarebbe stata implicata la moglie del Presidente, Rosane. Fernando Collor avrebbe quindi chiesto a Paulo Cesar Farias di lanciare un nuovo giornale «amico» in Alagoas. Lo smacco non è andato giù al fratello minore che, per cercare di bloccare l'operazione, due settimane fa ha cominciato a tirar fuori quello che sapeva delle attività di «PC». Ed è abbastanza per mettere in gioco la testa del Presidente brasiliano. Paulo Cesar Farias, infatti, è stato il tesoriere della campagna elettorale di Fernando Collor. In cambio il Presidente lo ha aiutato nei suoi molteplici affari. Pedro Collor ha passato ai giornali i dettagli di molte di queste e di altre operazioni, accusando ad esempio «PC» di aver concordato una tangente di 12 milioni di dollari con gli industriali della canna da zucchero dell'Alagoas in cambio dell'approvazione di una legge a loro favore. Il clan dei Collor ha fatto quadrato intorno al Presidente. La madre Leda proprietaria dell'ottanta per cento delle azioni del gruppo lo ha esonerato dalla direzione delle imprese di famiglia. Allora Pedro ha registrato le cinque cassette, che contengono nuove e pesantissime rivelazioni, che tirerebbero in ballo direttamente il fratello Presidente, e persino storie di droga. Gianluca Bevilacqua

Persone citate: Gianluca Bevilacqua, Leda Collor, Paulo Cesar Farias, Pedro Collor

Luoghi citati: Bra, Brasile, Brasilia, San Paolo