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I motivi I motivi Lultimo atto di amore vero? Per venire a Torino e ufficializzare il proprio trasferimento alla Juventus, Gianluca- Vialli non ha atteso neppure che si raffreddasse il corpo della Sampdoria che fu e che non potrà più essere la stessa dopo Wembley. Ha deciso, ha fatto. E la Samp non ha aspettato l'ultima partita, domani a Marassi, per annunciare che dopo Otto anni si scinde un rapporto che sembrava resistere alle sirene e alle tempeste: forse i grandi amori devono chiudersi così, con una fretta furiosa. Certamente l'idea di un Vialli lontano da Genova è sorprendente. In questi anni era diventato l'Oggetto Imprendibile per il Napoli e per l'Inter, per la Juve e soprattutto per il Milan. Un miraggio seducente e inarrivabile, un Gigi Riva vent'anni dopo. Il mito di una vita dolce e miliardaria; il fascino delle finestre sul mare, con l'acquascooter parcheggiato sotto casa; la tranquilla'ambizione di una squadra non più impossibile; il rapporto quasi -filiale con Mantovani: sembravano steccati insuperabili. Ora si dice, ed è vero, che la Samp percepirà 25 miliardi e Vialh' ne riceverà Ile mezzo forse per 4 anni. Ma Berlusconi, nell'89, non offriva molto meno. E' che sono cambiati i tempi e forse i rapporti nella squadra. Soprattutto si sono trasformati i valori nel calcio sempre più avviato a un duopolio. Questo di Vialli insomma potrebbe essere stato il suo ultimo atto d'amore per la Samp, che con quei soldi può riprogettarsi. Oppure è stata la conferma che le bandiere hanno comunque un prezzo, quando il vento tira da un'altra parte. La Juve è stata brava a cogliere i sintomi di un malessere nascente. Dopo Baggio e prima di Lentini, questo è un altro messaggio di guerra al Milan: «Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare», ricordò Vialli al Mondiale. Ma con il suo arrivo alla Juve la partita si è già portata molto avanti. Marco Ansaldo