Pietroburgo debutta il terrore

Pietroburgo, debutta il terrore L'ordigno nascosto in un cesto dei rifiuti, scene di panico tra i viaggiatori Pietroburgo, debutta il terrore Bomba alla stazione, un morto e molti feriti MOSCA DAL NOSTRO INVIATO Una potente esplosione si è verificata ieri sera all'interno della stazione «Mosca» di San Pietroburgo. Secondo l'agenzia ItarTass, che ha riferito la notizia, «diverse persone» sarebbero state investite e ferite, «due delle quali gravemente». Ma il primo bilancio appare provvisorio. L'agenzia avanza l'ipotesi di un attentato dinamitardo. «Sembra che l'esplosione sia avvenuta scrive il corrispondente locale dell'Itar-Tass, evidentemente sulla base delle prime deduzioni della polizia - quando uno dei viaggiatori che transitavano su uno dei marciapiedi ha gettato un pacco in un cestino dei rifiuti». Secondo un'altra versione, tuttavia, la bomba - contenuta in una valigia - sarebbe esplosa accidentalmente ferendo gravemente colui che la stava trasportando. In entrambi i casi si tratterebbe di un attentato: o attuato sul luogo, oppure anticipato dal cattivo funzionamento del dispositivo d'innesco. La polizia ha immediatamente circondato il vasto piazzale interno della stazione, sbarrando il passo a chiunque, mentre i passeggeri in possesso di biglietto di viaggio sono stati avviati ai treni in partenza attraverso entrate laterali. Numerose ambulanze sono state viste affluire e partire dal piazzale antistante la stazione, mentre stretti controlli individuali venivano messi in atto dalla polizia pietroburghese, i cui agenti controllavano i documenti d'identità di passeggeri e passanti. La tv russa ha dato notizia dell'attentato basandosi essenzialmente sull'informazione dell'agenzia, senza aggiungere altri particolari. Secondo informazioni, riferite nella tarda serata da un giornalista locale che si è rivolto all'ufficio del sindaco di San Pietroburgo, Anatolij Sobciak, una delle due persone investite da vicino dall'esplosione sarebbe deceduta poco dopo all'ospedale, mentre i feriti sarebbero almeno nove. Se le ipotesi della polizia venissero confermate, si tratterebbe del primo attentato terroristico in una città russa. Fino ad ora i grandi centri urbani erano stati risparmiati dagli episodi di violenza che stanno sempre più ampiamente investendo le periferie dell'ex impero. Ma le autorità di polizia e i servizi segreti avevano messo in guardia sulla imminenza di un'escalation di azioni terroristiche che avrebbe potuto colpire la «metropoli». Recentemente il capo della «sicurezza statale» di Mosca, Savostianov, aveva esplicitamente confermato l'esistenza di organizzazioni terroristiche, «su base etnica», operanti a Mosca, San Pietroburgo e altri centri russi. Savostianov aveva aggiunto che i servizi segreti «tenevano d'occhio» diversi gruppi criminali, in particolare quelli delle minoranze nazionali coinvolte nei conflitti inter-etnici. Proprio in queste ore, del resto, il governo russo si trova investito da durissime polemiche che partono dalle capitali in difficoltà della Comunità: da Baku e da Chisinau, da Vladikavkaz e da Stepanakert. Ma potrebbe trattarsi di un «incidente di percorso» di una delle mille organizzazioni mafiose che ormai si aprono gli spazi di mercato anche a colpi di dinamite. Giulietta Chiesa

Persone citate: Anatolij Sobciak, Giulietta Chiesa

Luoghi citati: Baku, Chisinau, Mosca, Pietroburgo, San Pietroburgo