Ivrea, tra storia e genialità
Ivrea, tra storia e genialità Le rosse torri, i castelli, il verde e la quiete del Canavese. E i computer Ivrea, tra storia e genialità Gli «Itinerari» de La Stampa sulla cerulea Dora Si dice Ivrea e vengono subito in mente le «rosse torri», «forse le più elevate e imperiose dell'antico Piemonte» secondo Marziano Bernardi. E poi ecco la «cerulea Dora» e «l'ombra fosca» di re Arduino evocata dal Carducci. Ivrea è tutto questo, e cioè storia e monumenti, ma anche e soprattutto genialità industriale e artigiana; è l'Olivetti con le macchine per scrivere, prima, e, ora, i computer; è un certo modo di fare politica sociale ed è il cuore di uno dei più celebri carnevali d'Italia, che culmina con la doppia battaglia delle arance. Tappa ideale per gli «Itinerari della memoria», ma al tempo stesso occasione per un weekend alla ricerca di verde, di grandi silenzi e di antiche memorie, Ivrea è'una delle città più belle e interessanti del Piemonte. A due passi, il lago Sirio, poco più lontano quello di Viverone; tutt'intorno, i castelli del Canavese: Agliè, vicino al «Meleto» di Guido Gozzano, Masino, Roppolo, Pavone; oltre il profilo regolare della Serra, nel Biellese, il parco della Burchia col suo mare di rododendri. Il centro della città è costituito da piazza Vittorio Emanuele, fra i monumenti principali figurano il Duomo, i resti del chiostro capitolare, il vescovado e, naturalmente, il castello voluto nel 1358 da Amedeo di Savoia, il Conte Verde. Molte le battaglie intorno al massiccio edificio. Fu al centro anche dei combattimenti del 22 maggio 1800, protagonista vittorioso l'esercito di Napoleone, La sera stessa, in onore del futuro imperatore e dei suoi soldati, fu messa in scena un'opera del Cimarosa. Fra gli spettatori, anche Stendhal, grande innamorato del Piemonte. Come lo furono altri poeti e scrittori, da Giacosa a Fogazzaro e Boito. Ivrea, l'antica Eporedia, è il capoluogo del Canavese, regione ricordata anche da Dante, nel Purgatorio. Il nome pare derivi da una città distrutta, Cariava, che sorgeva presso l'Orco. Meritano visite Rivarolo e Corio, Cuorgnè e Ceresole Reale, Castellamonte, famosa per le ceramiche, e la verdissima Val Chiusella. [re. rom.l
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Il ritorno del «mostro», incubo nella notte di Bargagli
- Un lampo di Baggio, ma non basta
- Cede il tetto, muore operaio
- Indagini delia poiixia nei mondo dei vizio
- Baggio: un peccato
- «Troppi i cantieri alla Roquette»
- SAVOIA - CARIGNANO !
- Tommaso di Savoia Carignano commemorato dal prof. Romolo Quazza
- 200 parole su i discorsi della Corona
- Il giallo Bargagli in tv
- Vacanze di Pasqua sotto la pioggia e con due lievi scosse di terremoto
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- SETTIMANA BIANCA 1974
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- Stamane di scena la Juventus
- La Juventus prova
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy