Monovolume per tutti

Monovolume per tutti Una formula vincente che è destinata a crescere in Europa sull'esempio degli Stati Uniti Monovolume per tutti Columbus, la proposta di Giugiaro Al Salone di Torino, molta attenzione hanno riservato i tecnici al prototipo di ricerca Columbus, presentato dalla Italdesign e adesso esposto all'Esposizione di Genova. Una monovolume di lusso, ricca di idee e di soluzioni fuori del comune. Una proposta nuova in un campo dallle promettenti prospettive. Le monovolume oggi disponibili stanno ottenendo un successo crescente. Tanto che da prodotti di «nicchia», secondo una definizione commerciale di conio recente, potranno fra non molto entrare a far parte, a pieno titolo, di un preciso segmento o categoria. Storicamente, la vettura che ha aperto la strada alle monovolume (se non voghamo ricordare la Fiat 600 Multipla degli Anni 50), è stata in Europa la Espace, lanciata dalla Renault nel 1984 e da circa un anno rinnovata. Accolto all'inizio con una certa diffidenza a causa della sua volumetria così fuori dagli schemi consueti, il modello francese è poi così piaciuto da far scuola in Giappone e Usa. Niente, almeno per ora, in Italia, Germania, Inghilterra. Ma, per quanto riguarda la Fiat, non è un mistero che sta sviluppando il progetto di una monovolume da produrre congiuntamente con il gruppo Peugeot, come già avviene da anni per il furgone Ducato nello stabilimento di Pratola Serra. Questa volta, però, il veicolo verrebbe costruito in Francia. Oltre alla Espace, il mercato delle berline monovolume è occupato soltanto da marche nipponiche e soprattutto americane. Fra le prime ricordiamo la Nissan Vanette Serena e Prairie con trazione integrale permanente, la Toyota Previa e la Mitsubishi Space Wagon. Tra i prodotti statunitensi troviamo la GM Chevrolet Lumina, di notevole interesse per avere ii rivestimento della carrozzeria in fibra di vetro, al pari della 01dsmobile Silhouette. Ancora della GM è la Pontiac Trans Sport. Dal canto suo la Ford offre la Aerostar a due o quattro ruote motrici, mentre la Chrysler propone la Town & Country, la Voyager (adesso importata in Italia dalla Bepi Koelliker Automobili, e che viene ora costruita anche in Europa in un nuovo stabilimento a Graz) e la Dodge Caravan. All'ultimo Salone di Torino era pure esposta la Parcours, una monovolume abbastanza particolare (vuol essere una specie di ufficio viaggiante per managers) proposta dalla svizzera De La Chapelle, finora nota per le sue «repliche» di vecchie auto. Ma in fatto di concezione av¬ veniristica della vettura monovolume, l'interesse si incentra sulla già ricordata Columbus della Italdesign. Non da oggi Giorgetto Giugiaro è un estimatore delle auto di questo tipo. Afferma: «La considero straordinariamente pratica con la sua capacità di trasporto in una lunghezza contenuta, ed esteticamente ineccepibile perché consente una purezza di forme e una volumetria molto armoniosa, con il suo profilo senza soluzione di continuità e la sua inconfondibile tipologia estetica». Lo studio della Columbus, «una caravella da terraferma nel Cinquecentenario della scoperta dell'America», è un prototipo di monovolume a sette posti, a quattro ruote motrici e sterzanti con motore (il 12 cilindri 5 litri della Bmw) in posizione centrale trasversale e sistemato sotto il pianale, la sospensione a 4 ruote indipendenti, lo sterzo dei due assi servoassistito, il cambio manuale a 5 rapporti, l'impianto frenante con servofreno e Abs. Progetto e costruzione meccanica sono della stessa Italdesign. Il passo è di m. 3,82, la lunghezza totale di quasi 5 metri. L'estetica della Columbus è assolutamente anticonvenzio- naie anche per una monovolume, con la sua dimensione stilistica addirittura fantastica nella sua alternanza dei pieni e dei vuoti su piani sfalsati. La sistemazione interna appare quasi come la cellula di un'astronave, definizione suggerita, più che dalla posizione centrale della guida, dalla possibilità di passare direttamente, all'interno, da una fila di posti all'altra. «Van monovolume» definiscono all'Italdesign, con molta modestia, la Columbus. In realtà è una limousine del Duemilla. Ferruccio Bernabò La Columbus di Giugiaro, presentata al Salone di Torino, rappresenta un interessante studio di monovolume del futuro A sinistra la vettura; sopra, com'è ideato l'abitacolo e, a lato, il posto di guida

Persone citate: Bepi Koelliker, Chapelle, Columbus, Country, Ferruccio Bernabò, Giorgetto Giugiaro, Giugiaro, Space