La notte nera di Vialli di Roberto Beccantini

La notte nera di Vialli Sbaglia gol facili, ma la sostituzione nel finale fa discutere La notte nera di Vialli ne, Richard Witschge: gli hanno imposto di dire che si è sentito male. Agli ordini. Cruyff adegua la zona alle caratteristiche degli avversari. Sarà, ma a noi pare che Nando non si stacchi mai da Vialli, idem Juan Carlos da Lombardo e Ferrer da Mancini. Come tutte le finali, la sfida si trasforma ben presto in una scorbutica partita a scacchi, con torri, alfieri e cavalli mossi non senza un briciolo di ansiosa cautela. Sino a quando Stoichkov limita il teatro a goffe moine, e Laudrup si rifugia in zone smilitarizzate, braccato da Pari, i doriani non corrono rischi. Anche perché Cerezo, 37 anni suonati, si immola su Baquero, I. Bonetti rosola Eusebio e Katanec tiene Guardiola lontano dal vivo del gioco. La Samp risponde colpo su colpo, fra una volata di Lombardo e un lancio lungo dalle retrovie, costringendo Koeman a limitare sortite e servizi. E' nella ripresa che la partita s'ingrossa e tracima. Stoichkov scivola al centro, disorientando Mannini, Laudrup s'inventa suggeritore, le azioni del Bar¬ N, LONDRA ON è stata la Coppa di Mancini. Non è stata, soprattutto, la Coppa di Vialli, in bilico fra Samp e Juve, due gol clamorosamente mangiati e una sostuzione, sullo 0-0, che, scommettiamo?, accenderà il falò della polemica. E' stata la Coppa del Barcellona e di Ramiro Koeman, una «punizione» divina, la sua, in tutti i sensi: perché rende giustizia a una società gloriosa, dall'albo d'oro della quale mancava soltanto il trofeo più ambito, questo. Il sogno e il ciclo della Samp si compiono così sull'erba leggendaria di Wembley. Battuta di misura, mai però mortificata. Boskov blocca la difesa intorno a Lanna. Cruyff chiede a Julio Salinas, un «arnese» che non ama, di portare via Vierchowod dal cuore della difesa. Il Barga procede a piccoli tocchi, la Samp insegue Mancini e Vialli con parabole arcuate che, il più delle volte, saltano il centrocampo. Tutti in linea, i «carabinieri» di Catalogna, pronti a far scattare la trappola del fuorigioco. Manca, dalla formazio¬ cellona diventano tambureggianti e avvolgenti, drago Pagliuca strega prima Salinas, quindi Stoichkov e infine Eusebio, c'è un palo del Cristo bulgaro, ma ci sono anche - in contropiede - due occasionissime che Vialli, proprio lui, l'uomo dei sì e dei ni, spreca tirando addosso a Zubizarreta e sfiorando il montante. Quando esce Salinas, Pari eredita Goicoechea e Vierchowod si porta su Laudrup. Il Barga, adesso, preme e sgretola l'equilibrio del primo tempo. La Samp rincula. Invernizzi avvicenda Bonetti. I rinvìi di Pagliuca soccorrono una squadra che ansima, ma non molla. E che si ritaglia brillanti spazi in contropiede: è Lombardo, più ancora di Mancini e Vialli, torturati dal trabocchetto dell'off-side, l'anima assatanata dei tricolori. I gomiti di Vierchowod, Lanna, Mannini e Pari sono kriss che affondano nel costato dei rivali. Wembley ruggisce a ogni azione, tifo urlato ma cavalleresco. I supplementari risentono del pathos e della fatica, immane, che condizionano i protago¬ nisti. La Coppa è sempre lì, bella e impossibile, a portata di mano: così vicina, così lontana. Nessuno rinuncia, Samp e Barga tirano fuori quel poco che sono riusciti a preservare al culmine di una tiratissima kermesse. E così quello che, non a torto, era stato presentato come il confronto tra due scuole si trasforma in una logorante, e aspra, guerra di nervi. Paura e coraggio, cuore e classe, errori e tremori: soltanto arbitro e guardalinee, beati loro, hanno ancora la forza di sorridere. La scossa più elettrica, nel primo tempo supplementare, arriva dalla staffetta tra Vialli e Buso. Fuori il Luca nazionale, e proprio sul più bello, nel momento della verità. Questa qui devono proprio spiegarcela. Baquero stuzzica Pagliuca, la squadra di Cruyff raschia il fondo del barile e accerchia la Samp. Siamo agli sgoccioli degli sgoccioli. La bomba di Ramno Koeman è il colpo di pistola che non segna l'inizio, ma la fine di un incubo e di un sogno. Roberto Beccantini

Luoghi citati: Barcellona, Barga, Bar¬ N, Catalogna, Londra