Muti dirige il ritorno di Sir Raul

Muti dirige il ritorno di Sir Raul Esercito di vip ieri sera a Ravenna per ascoltare la Philadelphia Orchestra Muti dirige il ritorno di Sir Raul Anche Cossiga a casa Ferruzzi RAVENNA NOSTRO SERVIZIO Tutti alla corte dei Ferruzzi per un appuntamento d'eccezione: il concerto di Riccardo Muti con la Philadelphia Orchestra. E' l'ultima volta che il maestro dirige una delle formazioni orchestrali più importanti del mondo. E a Ravenna, dove Muti è di casa, hanno fatto le cose in grande. Ma gli occhi sono tutti per lui, Raul. Lo aspettano tutti, l'uomo del Moro. Verrà, non verrà? Sarà la serata della grande pace? Chi conosce Gardini non ha dubbi. Non è uomo che scappa, lui, o che si nasconde. Ma non basta certo un «Bolero» di Ravel a commuoverlo, a ricucire lo strappo con i Ferruzzi. Tanta gente importante tutt'assieme, a Ravenna, forse non la vedevano dai tempi dell'impero d'Oriente. Già a metà pomeriggio, ieri, è arrivato Francesco Cossiga. Poco dopo giungono Vincenzo Scotti, ministro dell'Interno, e Egidio Sterpa, ministro per i Rapporti con il Parlamento. Si presenta Vittorio Ripa di Meana, assieme alla moglie Marina. Non c'è Bettino Craxi, ma non manca la moglie Anna. E gli industriali? All'appello, al palazzo De André, non mancano Pietro Balilla e Giampiero Pesenti. C'è Vittorio Merloni, si fa notare Andrea Riffeser, il nipote di Attilio Monti. Sorride nel suo smoking anche Francesco Micheli, il presidente di Finarte. Una serata memorabile, per Ravenna. Ci sono pure Antonellina Interlenghi e Simona Marchini. I Ferruzzi? Tutti schierati al fianco di Arturo, il presidente da quando Gardini ha lasciato la guida del colosso. C'è Franca, con il marito Vittorio Giuliani Ricci, c'è Alessandra assieme a Carlo Sama, gran regista della serata (400 milioni per la sponsorizzazione, più un congruo contributo per l'ospedale Santa Maria delle Croci cui andrà l'incasso della serata). La parte della padrona di casa tocca a Desideria, la figlia di Arturo, tra le animatrici del circolo degli amici del Festival di Ravenna. E Raul? Sicuramente arriva la moglie Ialina, anche lei tra le animatrici del circolo di Ravenna. E arriva pure lui. I concerti gli piacciono. Ed è stato proprio Riccardo Muti a guidarlo lungo i sentieri dell'ascolto della buona musica. Ma, per carità, di pace con i Ferruzzi non se ne parla proprio. Semplicemente, è una serata dedicata alla buona musica, un momento di svago in mezzo a tanti impegni. Perché Raul si è già tuffato nel lavoro. Nel pomeriggio era a Roma a pianificare il suo grande rientro. L'avventura di San Diego è già alle spalle. Si pensa al futuro, ad attrezzare una nuova barca per la prossima avventura. Sarà un consorzio europeo a sostenere la sfida. Già si prendono i primi contatti, già si lavora per le modifiche del regolamento della Coppa. Poco importa che lo strappo con la Montedison privi la squadra di Gardini del lavoro del cantiere di Tencara. Il Moro è già alle spalle. Foro Buonaparte utilizzerà le barche, costruite con i quattrini Montedison. L'equipaggio, legato a Gardini, probabilmente risponderà al richiamo del leader. Si batteranno strade nuove. Adesso, si tratta di lanciare nuove sfide. Il rientro in Italia assieme a Giulio Margara, convinto a lasciare la guida di una multinazionale per lavorare, come socio, assieme a sir Raul. Le nuove iniziative da sviluppare con Ennio Presutti, il presidente dell'Assolombarda. Chissà, magari alla prossima assemblea della Confindustria lui rientrerà in pista, tra quegli industriali che non l'hanno certo sostenuto fino in fondo nella guerra chimica. I tempi cambiano. Ma non per Gardini. No, lui la pace di Ravenna non la vuol fare. Nemmeno con una sinfonia di Dvorak, interpretata da Muti. Cario Serra Tutti gli occhi erano puntati sul «marinaio» di San Diego Ma tra la famiglia e Gardini i rapporti restano ancora freddi A sinistra Raul Gardini sul Moro di Venezia. A fianco il maestro Riccardo Muti, sotto Antonellina Interlenghi