«Ma non liquideremo la Storia»

«Ma non liquideremo la Storia» «Ma non liquideremo la Storia» Amedeo: omaggio all'Italia, ilfallimento non c'entra UN NOBILE E IL SUO risono ROMA. I Savoia-Aosta liquidano il loro tesoro? Conseguenza del fallimento delle fattorie, del consorzio che adottava il marchio sabaudo nel produrre vino e olio, che è stato dichiarato fallito nel marzo dell'anno scorso? Amedeo di Savoia, duca d'Aosta, risponde: «Non c'entra nulla quest'asta con il fallimento. Del resto l'unico vino con il nome Savoia-Aosta è il nostro e direi che ne vendiamo di più dopo questa faccenda; si tratta di un vino che ha 85 anni e che offre garanzie al consumatore. Io di anni ne ho solo 48». Perché l'asta e perché raccogliere fondi per un museo che sostanzialmente è già nato? Diciamo che sta nascendo, stiamo ancora aspettando i permessi specifici del Comune per avere una licenza di museo e, soprattutto, stiamo cercando di raccogliere i fondi per una fondazione, la quale gestirà poi il museo. Questo sorgerà al Borro, in un granaio, su tre piani, e si pensa che potrebbe aprire i battenti verso settembre. Per una fondazione, tuttavia, ci vuole anche la firma del Presidente della Repubblica, per cui siamo in attesa, soprattutto in questo momento. Che cosa pensa si possa ricavare dall'asta? Non lo saprei dire. Di mio vi è un 30 per cento degli oggetti offerti. Si è parlato di un valore di circa 10 miliardi. Sarebbe molto bello, ma per ora è difficile avere una previsione esatta. Villa Cortona, che andrà anch'essa all'asta, a chi appartiene attualmente? L'ho avuta io in eredità tempo fa ed è una delle più belle residenze di Cortona, detta «del vescovo» perché ci abitava il vescovo. Cortona era diocesi fino a qualche anno fa, poi fu assorbita da Arezzo. L'ultimo vescovo, monsignor Francioli, è morto novantenne appena due anni fa. Nella villa venne girato il film «Il fu Mattia Pascal», con Mastroianni. Il pezzo più raro che andrà all'asta per tenerci alle cose più accessibili? Forse i mobili, quelli toscani in particolare; c'è un bellissimo tavolo con una gamba sola centrale, quasi una colonna, ma la scelta può essere molto vasta. Gli oggetti specificamente di casa Savoia sono pochi, come si deduce dal catalogo d'asta, e questo mi fa piacere. Con il ricavato pensa di poter dar vita al museo? Lo spero, anche perché devo tanto a moltissimi italiani che da ogni regione, come avvio e come incoraggiamento per il museo, mi hanno mandato generosamente alcune cose importanti ma soprattutto piccole, affettivamente care. E' più generosa la persona modesta che non quella abbiente; un sergente dei bersaglieri mi ha mandato una sua medaglia d'argento e io l'ho subito chiusa in cassaforte. Vedove e figli di caduti mi hanno commosso inviandomi i nastrini e le medaglie dei loro congiunti perché, mi hanno spiegato, «quando non ci saremo più noi, gli altri non capirebbero il valore morale di questi oggetti», per cui mi sono anche sentito responsabilizzato da questo slancio; personalmente sono poi collezionista dei nastrini dei berretti dei marinai e credo di essere quello che ne ha di più in Italia. Quale sarà la denominazione della nuova fondazione? Si chiamerà Savoia-Aosta e io spero di avere in essa due o tre persone di spicco. La persona più importante che mi ha già dato la sua adesione è Maria Gabriella di Savoia. Non vi è nessuna incompatibilità con la Fondazione Umberto e Maria José di Savoia, in Svizzera, di cui la principessa Maria Gabriella è l'animatrice? No, anzi noi vorremmo essere una buona fondazione gemella, con un ottimo parallelismo fra i due enti. Maria Gabriella ha acconsentito a entrare come consigliera e ciò mi ha fatto ovviamente piacere. La principessa ha una profonda cultura su casa Savoia e la sua collaborazione sarà di certo preziosa per noi. Ma vorrei soprattutto ora tranquillizzare tutti coloro che possono essersi preoccupati per questa imminente vendita; non c'è liquidazione, non c'è un tesoro che va disperso. Ci sono solo cose molto belle, pochissime di casa Savoia, che verranno battute all'asta per la fondazione e, quindi, per il museo che mi sta a cuore e che interesserà di certo molti italiani. Renzo Rossetti

Persone citate: Amedeo Di Savoia, Francioli, Maria Gabriella, Maria José, Mastroianni, Mattia Pascal, Renzo Rossetti, Savoia