Sylvia Greenberg per l'Unione Vlad dirige Mozart per la Rai di Leonardo Osella

CAMERA CON CANTO MUSICA CAMERA CON CANTO Sylvia Greenberg per l'Unione Vlad dirige Mozart per la Rai SYLVIAGreenberg, romena di nascita e israeliana di cittadinanza, fa parte della ristretta schiera di soprani cosiddetti di coloratura, in grado di affrontare impcrvietà vocali e passi di agilità. David Aronson, americano, si è specializzato come pianista accompagnatore. Saranno questi due eccellenti artisti ad animare giovedì 21 alle 21, nell'Auditorium Rai, il concerto dell'Unione Musicale dedicato al canto cameristico. Sarà un ampio excursus lungo tutto il cammino percorso da questo genere, dalla «Nuove musiche» di Caccini fino a Debussy. Il brano di Caccini che aprirà il programma è il famosissimo «Amarilli, mia bella», una delle cantate che possono essere citate come esempio della fase di abbandono del tradizionale madrigale. Sulla stessa scia, ma con una evoluzione graduale verso gli stilemi tipici dell'aria d'opera, appaiono altre belle pagine come «Danza, fanciulla gentile» di Francesco Durante, «Tu lo sai» di Giuseppe Torelli, «Che fiero costume» di Giovanni Legrenzi. Esauriti gli esempi più lontani di musica vocale con «Le violette» di Alessandro Scarlatti, la Greenberg e Aronson offriranno una scelta («Quatre chansons de jeunesse» di Debussy) di quel gradevole genere che va sotto il nome di romanza francese, per passare quindi al liederista per eccellenza, cioè Schubert: anche qui quattro canti scelti nella sterminata produzione (oltre 600 Lieder) del Maestro, tra cui si segnalano «Notte e sogno» e «Ganimede». Per chiudere, un altro autore eccellente come Mahler, che alla voce ha sempre riservato momenti altissimi. Anche la Rai ha preparato un bel concerto venerdì 15 alle 21 all'Auditorium: protagonisti il direttore Alessio Vlad e il pianista Alessandro De Palma. La serata è nel segno di Mozart. Il grande musicista vi sarà presente direttamente o attraverso altri artisti che ne hanno in qualche modo subito il fascino, al punto di trasfondervi qualcosa in alcune loro opere. Il Mozart per così dire «in presa diretta» sarà rappresentato dalla «Sinfonia Ouverture in sol maggiore K. 318», che è la prima a contrassegnare una serie di composizioni scritte a Salisburgo nel 1779 dopo il ritorno da Parigi. E' detta «Ouverture» poiché da alcuni, Einstein in testa, è vista come sinfonia iniziale del Singspiel «Zaide». Successivamente ascolteremo un omaggio «doppio»: Alessio Vlad presenterà una pagina del padre Roman, ben noto ai torinesi anche come direttore artistico, il quale a sua volta si è richiamato proprio a Mozart. Si tratta delle «Variazioni concertanti sopra una serie di dodici note dal Don Giovanni per pianoforte e orchestra», alle quali seguirà un lavoro di analoga ispirazione: le «Variazioni in si bemolle maggiore op. 2 su "Là ci darem la mano"dal Don Giovanni» di Chopin, anch'esse per pianoforte e orchestra. Queste ultime, come si sa, furono il biglietto da visita per il giovane Chopin, tanto da indurre Schumann a scrivere: «Togliamoci il cappello, signori, qui c'è un genio. Un'opera 2! Chopin, un nome che non ho mai sentito, comunque è un genio». E, fatto non meno importante, all'approvazione dei critici corrispose quella non meno calorosa del pubblico. Si chiuderà con la splendida «Suite n. 4 in sol maggiore» di Ciaikovskij, detta «Mozartiana» per i richiami alla «Giga K. 574», al «Minuetto K. 355», all'«Ave Verum K. 618» e alle «Variazioni K. 455» ispirate al «Pellegrino della Mecca» di Gluck. Leonardo Osella Mozart dodicenni' in mi ritratto di IMbtiim

Luoghi citati: Imbtiim, Mecca, Parigi, Salisburgo