GRUPPO DELLA ROCCA di Monica Bonetto

GRUPPO DELLA ROCCA GRUPPO DELLA ROCCA All'Adua due atti unici per divertirsi con Molière E; RA inevitabile che spaziando ed esplorando qua e là da ormai più di vent'anni tra la drammaturgia di tutti i tempi, il Gruppo della Rocca giungesse prima o poi anche a Molière. E così ecco «Molière - Divertissement à Versailles», lo spettacolo che, dopo un'anteprima a Colle di Val d'Elsa il 16 maggio, sarà al Teatro Adua a partire da martedì 19 maggio. Un incontro, quello con l'attore-commediografo francese, che non tradisce lo spirito di lavoro e di ricerca che da sempre contraddistingue le scelte artistiche della compagnia. Nulla di semplicistico e gratuito, a partire dalla selezione dei testi molieriani che ha privilegiato, a discapito degli arcinoti capolavori della maturità, due atti unici meno rappresentati: «Le preziose ridicole» e «Sganarello cornuto immaginario». Inoltre, la messinscena dei due testi in un unico spettacolo, al di là della ripresa di un'antica consuetudine del tempo, sembra voler suggerire un gioco della duplicità di cui l'intera rappresentazione è l'espressione tangibile. Scritti a un anno di distanza l'uno dall'altro (1659 «Le preziose», 1660 «Sganarello») al ritorno di Molière a Parigi, le due pièces sono assai differenti tra loro: commedia di carattere e di satira sociale la prima, antesignana delle tante scritte successivamente; farsa tradizionale, legata agli stile- mi della commedia dell'arte, la seconda. Teatro di corte il primo, teatro di strada il secondo. Due facce di uno stesso autore e, se vogliamo, due facce di uno stesso interprete visto che Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière, era in primo luogo un attore. Due mondi e due climi diversi, dunque, che nell'allestimento del gruppo sono stati affidati giustappunto a due registi: Oliviero Corbetta e Roberto Guicciardini. «In realtà nel nostro spettacolo avviene una sorta di piccolo falso storico - esordisce Corbetta -. Rappresentiamo prima lo «Sganarello» (di cui io curo la regia), e poi «Le preziose», come in un ipotetico trapasso dalla tradizione alla modernità». La solarità a tutto tondo è la chiave registica con cui Oliviero Corbetta ha affrontato il testo. «Ho trattato l'atto unico come vero e proprio teatro di strada - prosegue -, ambientandolo in un'isola mediterranea. Per questa storia giocosa di finte corna, ho citato tutto il clima del bacino mediterraneo: le luci, i suoni, i rumori, i sapori. Ci sono molte canzoni, tanta musica e un prologo un po' particolare, collage di brani di diversi prologhi dell'autore. L'attore che lo recita entra in scena con una maschera, per togliersela subito prima di parlare; proprio come era successo nell'edizione originale». , Alla solarità e all'ampio respiro della prima parte si contrappone l'asetticità della seconda. E' in questa direzione che ha lavorato Guicciardini: «Le preziose ridicole - afferma il regista - è una commedia satirica, di satira sociale. E' una raffinata parodia dell'intellettualismo alla moda, prendendo di mira tuttavia non tanto la moda stessa quanto piuttosto i personaggi che ne sono soggiogati. Sono i loro comportamenti che Molière ritrae mettendoli alla berlina, e i loro salotti, che io ho reso ambienti chiusi, soffocanti, volutamente stantii, opprimenti». «La mia lettura - dice ancora Guicciardini - rende la commedia piena di ombre e malumori, poco ironica, ma con un'insistita propensione alla cattiveria. Anzi, ad essere più precisi, alla gioia della cattiveria». Gli interpreti di «Divertissement à Versailles» sono Fiorenza Brogi, Bob Marchese, Oliviero Corbetta, Emma Dante, Roberto Mantovani, Piero Marcelli, Mario Mariani, Irene Noce. Musiche di Bruno Coli, scene e costumi di Lorenzo Ghiglia. Monica Bonetto

Luoghi citati: Parigi