SCAFFALE di P. B.

Dio, l'uomo i filosofi e la scienza SCAFFALE Dio, l'uomo i filosofi e la scienza IN qualche caso più gli interlocutori sono culturalmente diversi e lontani più il loro dialogo diventa stimolante e costruttivo. E' il caso di «Dio e la scienza», un saggio con prefazione di Giulio Giorello in cui Grichka e Igor Bogdanov, rispettivamente un fisico e un astrofisico, interrogano Jean Guitton, filosofo cristiano considerato l'erede di Bergson, Eensatore che gli scienziati anno sempre considerato un paladino dell'irrazionale (ricordate Yélan vital, lo slancio vitale?), e quindi un nemico. Ma il terreno comune è una onesta curiosità intellettuale, il porsi le grandi domande sul significato del reale e dell'esistenza. Quindi il collocarsi in un socratico atteggiamento di ricerca. Ed è ciò che avviene in queste pagine, istruttive e coinvolgenti. Jean Guitton: «Dio e la scienza», Bompiani, 134 pagine, 29 mila lire L'interesse per le meridiane continua a crescere. E' un interesse storico, artistico, scientifico. E coltivandolo nasce prima o poi il desiderio di imparare a costruire meridiane e orologi solari. Giovanni Bosca e Piero Stroppa con il loro libro rispondono molto efficacemente a questa esigenza. I lettori vi troveranno, oltre a interessanti cenni storici e a un'ottima documentazione fotografica, tutte le necessarie nozioni di astronomia sferica e i metodi, grafici e informatici, per disegnare i vari tipi di meridiana. Numerose tabelle e un glossario completano il volume. Per decenni la bibliografia italiana su questo tema è stata pressoché inesistente. Oggi i volumi di gnomonica sono numerosi e anche di valore (penso al Fantoni, al Rigassio, alla traduzione del classico Rohr) ma nessuno come questo concilia così bene agilità e completezza, pur nel limitato numero di pagine. Bosca e Stroppa: «Meridiane e orologi solari», Il Castello, Milano, 128 pagine, 29 mila lire Si chiama Edo, Enciclopedia d'orientamento, ed è un progetto editoriale, originale, impegnativo, intelligente. L'idea è di mettere insieme un centinaio di piccoli volumi (100-150 pagine) ognuno dedicato a una disciplina e affidato a un'autorità in quel campo, con la richiesta di concepire l'affresco della sua materia come in una lezione inaugurale da tenersi davanti a studenti e colleghi. Trenta robusti dizionari enciclopedici affiancheranno i volumi tematici. Tra i primi volumi dedicati a singole discipline sono da segnalare «Paleoantropologia» di Phillip Tobias, il celebre scopritore di Homo habilis, e «Astrofisica», di Jayant Narlikar, studioso indiano che ha collaborato con Fred Hoyle. Due testi «schierati», ma forse anche per questo la prospettiva che offrono è interessante. Phillip Tobias: «Paleoantropologia», Jaca Book, 175 pagine, 14 mila lire Jayant Narlikar: «Astrofisica», Jaca Book, 12 mila lire Primo Levi, un chimico e un grande scrittore, un uomo tra due culture. Ma cultura scientifica e cultura umanistica in lui sono diventate una cosa sola. Se ancora ce ne fosse bisogno, lo prova chiaramente Giancarlo Borri in questo saggio, fondato soprattutto su testimonianze di Levi stesso e sull'analisi dei suoi due libri più significativi da questo punto di vista: «Il sistema periodico» e «La chiave a stella». Giancarlo Borri: «Le divine Impurità», Luise ed., Rlmlnl, 70 pagine, 16 mila lire La matematica non è soltanto un rosario di teoremi. E' anche la storia degli uomini che li hanno scoperti e dimostrati, ed è l'avventura intellettuale di tali conquiste. Ritrovare le fonti originali dei teoremi vuol dire anche farli rivivere. E' quanto si propone di fare questo volume opera di studiosi delle Università di Palermo e di Siena. Trecento brani antologici documentano la storia della matematica dall'antica Grecia alla logica moderna. Bottazzini, Freguglla, RlgatelII: «Fonti per la storia della matematica», Sansoni, 520 pagine, 65 mila lire [p. b.]

Luoghi citati: Grecia, Milano, Siena