Banca degli appalli contro la corruzione

Banca degli appalli contro la corruzione L'allarme-tangenti preoccupa la Regione Banca degli appalli contro la corruzione Ma doveva nascere già otto anni fa I verdi: un assessore alla trasparenza Il Consiglio regionale ha impegnato la giunta a istituire, entro tre mesi, un osservatorio per gestire la «banca dati appalti», strumento di vigilanza già ideato nel lontano '84, all'indomani dello scandalo tangenti, ma mai realizzato. «Per le difficoltà e i costi», si è giustificata la giunta. «Perché non c'è mai stata la volontà», hanno ribattuto le opposizioni. Resta il fatto che ieri la proposta, partita dai consiglieri di Rifondazione, Chiezzi e Maggiorotti, ha raccolto il consenso del capogruppo pds Monticelli e poi con Rolando Picchioni anche quello della de e degli altri, mentre la Lega si è astenuta: «E' inutile, meglio la commissione d'inchiesta invocata dal msi». La giunta, attraverso la vicepresidente Bianca Vetrino, pri, si è dichiarata disposta a discutere al più presto la proposta dei verdi Segre, Miglio e Giuliano di creare un assessorato alla Trasparenza «per controllare spese pubbliche e iter degli appalti». Banca dati e assessorato alla Trasparenza - se mai verranno realizzati - sono stati il frutto del dibattito sulla «questione morale» sul quale il Consiglio è stato un po' ti-ato per i capelli dalle dichiarazioni rese a un giornale dal capogruppo pri, Ferrara. Dichiarazioni ovvie e sintetizzabili in: «Con quello che accade a Milano e altrove c'è da riflettere». Ovvie anche perché gli unici spunti di attualità ha provveduto lo stesso Ferrara a demolirli: «Mai detto che Torino è come Milano... Mai detto che nella pubblica amministrazione sono tutti ladri, anzi... Non ho nulla da raccontare al magistrato». Ovvietà, quindi, «utili solo all'immagine di Ferrara» hanno ironizzato prima l'antiproibizionista Cucco, poi il psi Fiumara e il pli Marchini, mentre il psdi Goglio ha chiesto a Ferrara, neanche tanto velatamente, di dimettersi. La giunta, attraverso la pri Bianca Vetrino, ha giudicato «eccessive», «impulsive», «inopportune», «da cultura del sospetto», le parole del capogruppo pri. «Che un merito, comunque, l'hanno avuto - è stato il giudizio unanime - e cioè farci affrontare un argomento grave». Ma prima di votare la creazione della banca dati, il Consiglio ha proceduto alle nomine di competenza regionale in 11 enti e istituzioni: sulle schede ogni candidato aveva scritto accanto il partito sponsor. [b. min.] Il capogruppo pri Franco Ferrara: le sue dichiarazioni sull'allarmetangenti hanno suscitato un coro di polemiche

Persone citate: Bianca Vetrino, Chiezzi, Franco Ferrara, Goglio, Maggiorotti, Miglio, Monticelli, Rolando Picchioni, Segre

Luoghi citati: Ferrara, Milano, Torino