Gli economisti «accusano» colpa dei politici

Gli economisti «accusano» colpa dei politici Debito pubblico Gli economisti «accusano» colpa dei politici ROMA. Qualsiasi politica di rientro del debito pubblico è condizionata dalla percezione, da parte dell'opinione pubblica, dell'emergenza della situazione, ora disconociuta. Spetta alla classe politica invertire questa tendenza rischiando anche l'impopolarità elettorale. A queste conclusioni giunge una monumentale ricerca su «Disavanzo pubblico in Italia, natura strutturale e politiche di rientro», condotta dall'ente Einaudi. In quasi 1500 pagine dell'indagine voluta dallo scomparso presidente dell'ente, Paolo Baffi, vengono sviscerati tutti i nodi economici e strutturali del debito italiano. Le conclusioni, sintetizzate nell'introduzione da Ignazio Musu, portano alla constatazione che il conflitto non è sulle «ricette» utili ad aggredire il deficit, ma sulla volontà politica di avviare un simile processo. L'ottimismo, insomma, è fuori luogo.

Persone citate: Einaudi, Ignazio Musu, Paolo Baffi

Luoghi citati: Italia, Roma