Condono, aria di proroga

Condono, aria di proroga Condono, aria di proroga E sugli estimi il governo fa ricorso ROMA. Venerdì, il Consiglio dei ministri, secondo quanto ha dichiarato il ministro delle Finanze Rino Formica, potrebbe occuparsi delle questioni riguardanti il condono fiscale ed i nuovi estimi catastali. Ai giornalisti che gli chiedevano se per il condono ci potrà essere un'ulteriore proroga, Formica ha risposto che «quelli che adesso vogliono allungare i tempi sono gli stessi che non volevano il condono e che dicevano che era una vergogna». Di condono comunque si è parlato ieri nella riunione del Consiglio dei ministri. Alle finanze ormai sono convinti che motivi tecnici giustificano una proroga tanto che il ministro Formica si è presentato a Palazzo Chigi accompagnato dai direttori generali delle imposte dirette Giuseppe Roxas e delle imposte indirette Ludovico Vercellesi. A favore di uno slittamento gioca il timore di un fallimento del condono dal quale lo stato pensa di incassare 12 mila miliardi. Finora le maggiori resistenze sono venute dal ministero del Tesoro principalmete per motivi di cassa (incamerare al più presto liquidità per contenere l'emissione di titoli di Stato), ma anche dalla Presidenza del consiglio per motivi di immagine (evitare una seconda proroga dopo quella già concessa rispetto ai termini indicati dal Parlamento). Alla fine l'ipotesi che potrebbe prevalere è quella di concedere la proroga, legandola però ad un aggravio. Cioè chi condona subito paga meno, mentre chi va oltre le scadenze attuali potrà condonare pagando una penale ag¬ giuntiva. E veniamo agli estimi, la cui bocciatura, da parte del Tar, oltre ad avere buttato nel caos il settore ha già di fatto aperto un «buco» di 2000 miliardi nel conti dello Stato. Ieri il governo, come annunciato, ha presentato ricorso al consiglio di Stato per chiedere la sospensiva della sentenza del Tar in attesa della decisione di merito dei massimi giudici amministrativi. La partita ora si gioca su due tavoli: ricorso e soluzione alternativa. Il governo infatti non trascura le possibili strade da adottare per garantire in ogni caso le entrate tributarie previste in caso di parere contrario da parte del consiglio di Stato. Formica potrebbe decidere infatti di intervenire prima della decisione dei giudici, soprattutto per dare certezza ai contribuenti, ma anche a tutti quei cittadini interessati all'acquisto di alloggi popolari per i quali la legge fa espresso riferimento agli estimi per la determinazione del prezzo. Ultima novità, i Bot «fiscali», quelli varati per estinguere i crediti fiscali superiori a 100 milioni, le cui domande dovranno essere presentati entro il 15 giugno. Le modalità dell'operazione rimborso sono contenuti in un decreto di Formica pubblicato ieri sulla «Gazzetta ufficiale». Gli uffici compileranno gli elenchi delle domande e li invieranno al servizio centrale della riscossione che aggregherà i crediti per contribuente e trasmetterà i dati al ministero del Tesoro entro il 15 ottobre. [r. e. s.]

Persone citate: Formica, Giuseppe Roxas, Ludovico Vercellesi, Rino Formica

Luoghi citati: Roma