Bonn promette: giù i tassi di Enrico Benedetto

Bonn promette: giù i tassi Bonn promette: giù i tassi L'Ocse invoca sostegni alla ripresa PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE E' promesso. Il governo tedesco s'impegna a creare entro giugno le condizioni necessarie per ridurre i tassi. L'annuncio, informale, viene dal ministro dell'Economia Jurgen Moellemann, a Parigi per il vertice annuale Ocse. «L'Esecutivo non ha autonomia decisionale in questa materia» premette. «La valutazione definitiva spetta alla Bundesbank, ma noi possiamo determinare le basi, il quadro di riferimento e le politiche necessarie». Quindi enumera gli obiettivi di bilancio che Bonn ha esposto ieri, contemporaneamente, a Bruxelles, per concludere: «Se nelle prossime 6 settimane questo piano supera il dibattito nazionale, la Bundesbank troverà ec¬ cellenti condizioni operative». L'Ocse ringrazia. Malgrado riserve e suspense, sembra proprio che questa volta Bonn intenda accogliere la richiesta euro-americana per tassi d'interesse ridotti. Già lunedì le pressioni in tal senso erano state massicce, unanimi - pur nelle diverse sfumature - fra gli altri 23 Paesi membri. Ma solo ieri la Germania ha lasciato trasparire il nuovo corso. Moellemann lo annuncia ai giornalisti, spiegando di aver esposto il programma in assemblea. Tuttavia, per maggiore sicurezza, il comunicatoifinale Ocse insiste nel sollecitare «una duratura flessione dei tassi». Nessun accenno diretto per la Germania o il Giappone (lungo il passaggio che invita «i Paesi dalle eccedenze commerciali vistose» a «rin¬ forzare la domanda interna») ma il richiamo è chiaro. I Ventiquattro ribadiscono poi la comune volontà di condurre una politica monetaria rigorosa e scongiurare deficit eccessivi. Bisogna avere finanze pubbliche stabili, che non penalizzino risparmi o investimenti. Ne vale la pena: oggi il pianeta offre «un forte potenziale di crescita non inflazionista». A saperlo sfruttare, la disoccupazione non potrà che diminuire. Ma lo scenario resta cupo in vari settori. Per esempio l'agricoltura. Causa mancanza di riforme strutturali, l'Ocse ritiene che i surplus aumenteranno ancora nel prossimo quinquennio. Allarme, infine, per i ritardi nell'Uruguay Round. Urge un'intesa. Enrico Benedetto

Persone citate: Jurgen Moellemann, Moellemann

Luoghi citati: Bruxelles, Germania, Giappone, Parigi, Uruguay