«I russi fraternizzano coi serbi» di I. B.

«I russi fraternizzano coi serbi» Dubbi sulla neutralità del colonnello Khromcenkov, altri bombardamenti «I russi fraternizzano coi serbi» Slavonia, accuse al comandante dei Caschi blu ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Da buon russo il colonnello Aleksandr Khromcenkov è uomo di dichiarata fede antifascista. Nulla di strano quindi che abbia festeggiato il 9 maggio, giorno della vittoria contro le forze nazifasciste della Seconda guerra mondiale. Ma il colonnello Khromcenkov è anche comandante delle forze di pace delle Nazioni Unite stazionate nella Slavonia Orientale, il cosiddetto Settore Est. In qualità di alto funzionario dell'Orni l'ufficiale dovrebbe rispettare la neutra¬ lità. Invece il colonnello ha scelto di celebrare l'anniversario della lotta antifascista in compagnia dei suoi colleghi dell'ex armata jugoslava, quella stessa che occupa i territori croati. Inneggiando alla tradizionale alleanza tra il popolo russo e quello serbo, la televisione di Belgrado non ha risparmiato elogi per Khromcenkov e il contingente russo di 2 mila Caschi blu giunti in Slavonia «per proteggere il popolo serbo dal regime fascista di Zagabria». Meno entusiasmo ha dimostrato la parte croata che vede confermati tutti i suoi dubbi sulla presenza dei «russi» in Slavonia. «Loro credono ancora nella Jugoslavia, ma soprattutto ritengono che i territori della Slavonia appartengano alla Serbia» ha dichiarato un ufficiale canadese. Il 15 maggio le truppe dell'Orni hanno preso il pieno controllo del Settore Est. Contemporaneamente doveva iniziare la ritirata dell'esercito serbo-federale dalla Slavonia Orientale. Per ora non se n'è fatto nulla. Intanto Osijek è stata nuovamente bombardata. Bilancio delle ultime 48 ore: 5 morti e 20 feriti. Il tutto sotto la protezione dei Caschi blu. [i. b.]

Persone citate: Aleksandr Khromcenkov, Khromcenkov

Luoghi citati: Belgrado, Jugoslavia, Serbia, Slavonia, Zagabria