Arrestato dirigente Siemens di Amedeo Lugaro
Arrestato dirigente Siemens Le tangenti al Policlinico di Pavia: già in carcere due amministratori della de e del pds Arrestato dirigente Siemens «Sì, ho versato 50 milioni» e torna in libertà PAVIA. Anche la Siemens di Milano coinvolta nell'inchiesta sullo scandalo delle tangenti per il Policlinico San Matteo di Pavia che ha già portato in carcere due amniinistratori (Giuseppe Girani, della de, e Giuseppe Inzaghi, del pds). Il sostituto procuratore Vincenzo Calia ha fatto arrestare Tullio Perulli, 52 anni, responsabile dell'area lombarda del colosso industriale. L'accusa: corruzione. Sei ore in una caserma, un lungo interrogatorio, con ampia confessione, poi il dirigente ha ottenuto di poter tornare libero, con un solo vincolo: fermarsi a Pavia, dove Perulli, in serata, ha fissato una stanza in un albergo in attesa di una nuova convocazione del magistrato. Prima conseguenza della sua collabazione la notifica di due nuovi ordini di custodia cautelare, per concussione, a Girani (che continua a non parlare) in carcere a Voghera e ad InzaI ghi, agli arresti domiciliari (che gli sono stati prorogati) nella sua abitazione nei pressi di Pavia. Le «fiamme gialle» hanno prelevato il dirigente della Siemens nella sua abitazione in via Sporting Mirasole a Noverasco di Opera (Milano). Portato a Pavia, il funzionario è stato messo a confronto con Giuseppe Inzaghi, confessando di avere consegnato 50 milioni ai due amministratori per aggiudicarsi alcune forniture tra le quali quelle dimacchinari come la Tac e la Risonanza Magnetica, una commessa di circa 3 miliardi e mezzo di lire per cui sarebbe stata concordata una seconda bustarella, questa volta da 80 milioni che, però, non ha potuto passare di mano per l'improvviso arresto di Girani e Inzaghi. La Guardia di Finanza ha disposto una serie di accertamenti su tutti gli appalti ottenuti dal colosso industriale in Lombardia. Le «fiamme gialle» si sono presentate in via Vipiteno a Mi¬ lano presso la sede commerciale della Siemens, dove Tullio Perulli ha l'ufficio e in via Fabio Filzi, dove si trova la direzione, sequestrando centinaia di dischetti per computer e tutte le pratiche riguardanti il Policlinico di Pavia. Sul piano politico, intanto, il segretario provinciale Luigi Maggi è sotto accusa per avere forzato la nomina di Giuseppe Girani ad amministratore del partito, mentre il leader della sinistra de, l'ex senatore Giovanni Azzaretti, chiede, oltreché le dimissioni del segretario, l'azzeramento dell'intera dirigenza e l'istituzione di un comitato di salute pubblica che porti la de pavese in tempi brevi al congresso provinciale. I riflessi nella base del partito si vanno facendo sentire con dimissioni annunciate di esponenti del comitato cittadino. Amedeo Lugaro
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