La protesta dei fans «liberate John Gotti»

La protesta dei fans «liberate John Gotti» A New York 700 persone in corteo La protesta dei fans «liberate John Gotti» Iniziativa voluta da un industriale «In cella dopo un processo ingiusto» NEW YORK. Erano quasi 700 davanti al Manhattan Correctional Center. Tutti lì a chiedere a gran voce il rispetto dei diritti civili per il boss di Cosa Nostra. «Liberate Gotti», «Tutti gli americani sono eguali per la legge», «Processo equo». Questi ed altri slogan sono stati scanditi da centinaia di sostenitori di John Gotti davanti al carcere dov'è rinchiuso da 17 mesi dopo essere stato riconosciuto colpevole - lo scorso 2 aprile di omicidio e di altri reati. Sono arrivati da tutta New York e con ogni mezzo a disposizione, capeggiati dagli avvocati Brace Cutter, ex portavoce del boss e suo difensore di successo in tanti processi, e William Kunstler, attivista dei diritti umani che di recente è divenuto consulente legale di Gotti. «Io credo in quell'uomo - ha detto Cutler -, chiediamo pertanto un rovesciamento del verdetto e la possibilità di avere un processo giusto». Cutler, cui è stato proibito di difendere Gotti perché considerato «troppo vicino» alla famiglia Gambino (capeggiata da Gotti), potrebbe essere egli stesso incriminato per avere violato un'ordinanza giudiziaria che gli proibiva di discutere il merito del processo. La manifestazione è stata organizzata da Lewis Kasman, uomo industriale dell'abbiglia¬ mento, da lungo tempo amico ed estimatore del boss. «Questa gente è venuta da ogni parte della metropoli», ha detto Kasman che ha tenuto a precisare che non si trattava di suoi dipendenti. Approfittando della bella giornata, molti dei manifestanti indossavano T-shirt con la scritta «not guilty» (non colpevole) e altri issavano cartelloni con le scritte «Cosa è successo alla nostra costituzione?» e «Andremo sino in fondo». L'avvocato Kunstler ha detto che il processo è stato condotto in «un campo armato. C'era tutta la prima fila dell'aula occupata da agenti federali». Il giudice Leo Glasser, che ha condotto il dibattimento, pronuncerà la sentenza il 23 giugno. Gotti potrebbe essere conclannato all'ergastolo. Il collegio della difesa sostiene che Glasser ha erroneamente proibito alcune testimonianze. [Ansa] li boss mafioso John Gotti è in carcere da 17 mesi e rischia di rimanerci tutta la vita

Luoghi citati: Manhattan, New York