«Santità sul sesso sbaglia»

«Santità, sul sesso sbaglia» Duro attacco del Primate anglicano: il Papa dica sì alla contraccezione «Santità, sul sesso sbaglia» La prossima settimana sarà ricevuto in udienza a Roma 1 «Si legga il catechismo», prima replica del Vaticano CITTA' DEL VATICANO. Bordate polemiche da Canterbury su Roma: il Primate della Chiesa anglicana attacca la posizione vaticana sul controllo delle nascite. George Carey sarà ricevuto in udienza da Giovanni Paolo II la settimana prossima, ma quest'incontro si preannuncia irto di spigoli. Ieri in un'intervista al «Daily Telegraph» il leader della Chiesa d'Inghilterra ha criticato pesantemente la Santa Sede in tema di contraccezione. E' probabile che una risposta ufficiale venga data oggi: oltre il Portone di Bronzo hanno preso qualche ora di tempo per valutare, soppesare e decidere se e in quale misura rispondere a quello che pare un attacco in piena regola. Ma già «off records» autorevoli ambienti vaticani non risparmiano critiche al Primate. Il controllo delle nascite è il campo di battaglia: George Carey ha lanciato ieri dalle colonne del quotidiano un appello perché riesamini la sua politica in tema di contraccezione. Fra due settimane si aprirà a Rio de Janeiro il vertice mondiale sull'ambiente. Il Primate anglicano ricorda che la questione dell'espansione indiscriminata della popolazione, specialmente nei Paesi del Terzo Mondo, è un problema che riguarda tutti. Jessica Mathews, vice presidente del «World Resources Institute» ha accusato il 23 aprile la Santa Sede di aver svolto un «lavoro di lobby estremamente aggressivo ed efficace» per far sì che alla Conferenza di Rio fosse cancellato «ogni riferimento all'urgenza di rallentare la crescita della popolazione». George Carey sembra echeggiare queste critiche. «Non riesco a capire la posizione della Chiesa cattolica sulla contraccezione, ma ritengo che si tratti di una questione molto importante che essa deve affrontare». Il Primate di Canterbury ha detto di aver interpellato i funzionari dell'Orni in merito. Ma quando ha chiesto ragione del perché il controllo delle nascite non debba essere discusso al vertice di Rio, ha ottenuto come risposta «un imbarazzato silenzio». «Il motivo - ha spiegato - sono le questioni religiose, con tutto il rispetto del dogma prevalente della Chiesa cattolica sulla contraccezione contenuto nell'enciclica Humanae Vitae». No al controllo artificiale delle nascite, disse Paolo VI in quel travagliato documento, che, secondo Carey, «ha bloccato ogni pensiero teologico. Nel momento in cui il Papa afferma che questo è un dogma, ciò crea un grandissimo problema per la Chiesa di Roma. E' un problema suo ma è anche nostro, nel senso che tutti noi ne siamo coinvolti». Gli anglicani, ha aggiunto l'arcivescovo, hanno «una visione molto più ampia sulla questione, considerando il sesso un dono di Dio, un'espressione del rapporto d'amore. Quindi è qualcosa da godere non in se stesso o per autogratificazione, ma come dono reciproco, un gesto d'amore. Noi non abbiamo problemi sulla contraccezione». Silenzio ufficiale del Vaticano, ma «off records» si puntualizza. La dottrina sulla contraccezione «non è mai stata definita una dogma, e questo è un primo errore. Si informi, legga il catechismo, o qualche altro testo». E inoltre ci si chiede quale è il significato di contraccezione per il primate anglicano, «che ha legalizzato il matrimonio dei preti, il sacerdo¬ zio delle donne e il rapporto fra omosessuali, che è regolare nella sua Chiesa da quando c'è lui; non è chiaro se per lui la parola contraccezione significa la stessa cosa che per la Chiesa cattolica». Ma «certamente non è un argomento dogmatico». Ma soprattutto provoca irritazione in Vaticano il fatto che il Primate metta questi argomenti in collegamento con la visita che compirà a Roma: «E' inaccettabile». Non per il problema in sé, «ma di metodo. Non è un'agenda pubblica, quella dell'udienza col Papa». La Chiesa anglicana fra le «ri¬ formate» è sempre stata considerata la più vicina a Roma; ma di recente le distanze si sono allargate. L'ordinazione delle donne sacerdote ha colpito sfavorevolmente Roma. E gli anglicani (ma'anche qualche cattolico) lamentano il giudizio negativo dato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede sui vent'anni di lavoro svolto dai teologi delle due Chiese: nel dicembre scorso il Vaticano bocciò i risultati della Commissione mista: «niente accordo sostanziale», fu il verdetto. Marco Tosatti 1 L'arcivescovo di Canterbury George Carey con i due nipotini In un'intervista ha attaccato la Chiesa di Roma: «Per noi il sesso è un dono di Dio» Gli anglicani ammettono il matrimonio dei preti e il sacerdozio femminile [foto ansa] Monsignor Carey al Daily Telegraph Frenare le nascite nel Terzo Mondo

Persone citate: Bronzo, George Carey, Giovanni Paolo Ii, Jessica Mathews, Marco Tosatti, Paolo Vi

Luoghi citati: Rio De Janeiro, Roma