007 fa male alle donne

007 fa male alle donne Bond non ha mai portato fortuna alle sue bellissime fidanzate 007 fa male alle donne L'agente segreto ebbe partner mozzafiato, dalla Andress a Kim Basinger Connery odia il personaggio con cui veniva identificato (e che ha 40 anni) LONDRA. «Solo adesso mi sono liberato di James Bond. E' stato lui a darmi il successo, ma per venti anni mi ha avvelenato l'esistenza e ha anche rischiato di distruggere la mia carriera. Poi per fortuna arrivò "Il nome della rosa" che mi ha reso giustizia». Sean Connery non festeggerà i 40 anni dell'intramontabile Agente 007. Quattro decenni al servizio di sua maestà britannica, Elisabetta II. E proprio come la sua venerata sovrana, Bond non sembra avere alcuna intenzione di abdicare. Tutto ebbe inizio nel 1952 quando, dopo averlo pensato per mesi, il giornalista Ian Fleming gli diede vita cominciando a scrivere «Casino Royal». Il libro uscì l'anno successivo. Ma la sua vera, inarrestabile ascesa ebbe inizio dieci anni dopo, quando Sean Connery interpretò sul grande schermo «Doctor No». Un successo sia per l'agente, sia per l'attore irlandese. Connery sta vivendo una terza età tutta d'oro. Nel '90 la rivista americana «People» lo ha eletto l'uomo più sexy del mon¬ do. E' stato il padre di Harrison Ford in «Indiana Jones e l'ultima Crociata» e di Dustin Hoffman in «(Affari di famiglia». Poi arrivarono «Caccia ad ottobre rosso» e «Casa Russia» a fianco di Michelle Pfeiffer con cui ebbe una grande amore. «Ho dovuto aspettare le rughe per far capire al pubblico e ai critici che sono molto cambiato da quando ho indossato per la prima volta lo smoking di 007. Quello smoking mi è sempre andato stretto, m'impediva di dimostrare che ero un attore, un vero attore» Però sette film con un solo personaggio non si possono dimenticare. Dopo «Licenza di uccidere», «Dalla Russia con amore», «Goldfinger», «Operazione tuono», «Si vive solo due volte», «Una cascata di diamanti», «Mai dire mai» c'è stato un transfert, Bond si è impossessato di Connery. In positivo, nel fisico sempre asciutto e scattante, nel modo di pensare e nel successo con le donne. Sembra che un benedizione alla 007 segua chi, anche per una sola volta, ha vestito i panni del mitico agente. Lo han¬ no sperimentato anche Roger Moore e Timothy Dalton. Le donne impazziscono. Dalton infrange cuori (anche la nostra attrice Valeria Golino) e nessuna dice di no a Connery. Lui nega tutto e si arrabbia anche. «Ci sono due cose di cui non mi piace discutere: le donne e i soldi. Sono cose personali. A chi interessa?». Interessa. C'è chi possiede un lungo elenco delle cadute. I vari 007 sullo schermo hanno avuto Ursula Andress, Kim Basinger, Grace Jones, Carole Bouquet, Britt Ekland e altre colleghe rimaste poi sconosciute. Perché Bond ha portato fortuna agli uomini, non alle bellone che accompagnavano la spia. Daniel Bianchi l'unica italiana, fu Tatiana Romanova in «Dalla Russia con amore»: ha avuto una vita travagliata da malattie e difficoltà finanziarie. Shirley Eaton, la ragazza verniciata d'oro in «Operazione Goldfinger» fa vita di campagna in Inghilterra. Britt Ekland ha avuto la carriera rovinata da Bond, Jane Seymour fa telenovelas, Barbara Bach lotta per disintossicarsi dall'alcol.

Luoghi citati: Indiana, Inghilterra, Londra, Russia