E intanto i soldi mancano

E intanto i soldi mancano E intanto i soldi mancano Niente tournée in Grecia, problemi anche per le compagnie venete ROMA. Gli spettacoli classici del trentaduesimo ciclo organizzato, al Teatro Greco di Siracusa, dall'Istituto Nazionale del Dramma Antico stanno andando in scena regolarmente, anche se la Regione Siciliana ha stanziatq soltanto due miliardi (contro i 4 miliardi e mezzo necessari), per l'allestimento della rassegna. Dopo la prima di «Edipo Re», di cui parliamo accanto, è andato in scena ieri sera, con la regia di Sandro Sequi, 1'«Alcesti» di Euripide, con Piera degli Esposti, Aldo Reggiani, Gianni Agus e Pino Censi. Ha detto Giusto Monaco, presidente dell'Inda (Istituto Nazionale del Dramma Antico): «I due spettacoli sono già in prova a Siracusa da metà aprile. Per un impegno con il Teatro Nazionale Greco li dovremmo portare a luglio in Grecia, nel Teatro Antico di Epidauro. Sarebbe veramente una brutta figura non rispettare questo impegno». Purtroppo le speranze di Giusto Monaco sono andate deluse: l'Istituto Nazionale del Dramma Antico è stato costretto ad annullare i due spettacoli che dovevano svolgersi in Grecia, per l'insufficiente contributo ottenuto. Secondo l'Inda, il denaro è circa la metà di quanto erogato due anni fa in occasione del precedente ciclo di spettacoli. Anche a Vicenza, intanto, ci sono problemi: la Rassegna degli spettacoli classici che si svolgono al Teatro Olimpico non è stata ammessa alla sovvenzione ministeriale perché i promotori non si sarebbero attenuti alla circolare che richiedeva la nomina di un direttore artistico. Aria di crisi, nel Veneto, anche per la compagnia professionale Tag-Teatro di Venezia, costretta a rinunciare ai già annunciati spettacoli per le celebrazioni goldoniane: il Tag-Teatro era già stato costretto a lasciare le sedi di Mestre e Treviso. Si è tenuta giorni fa a Roma l'Assemblea dei teatri pubblici con l'intento di esaminare la nuova circolare ministeriale che regolamenta l'attività della prosa per la prossima stagione. Una circolare che si richiama ad un recente decreto Tognoli è che rischia di estromettere dalla rosa dei teatri a gestione pubblica due o tre istituzioni che negli ultimi anni avevano svolto una intensa e intelligente attività produttiva e realizzativa. Sarebbero in difficoltà il Biondo di Palermo, lo Stabile di Catania, lo Stabile di Brescia e Veneto Teatro. Ernesto Baldo

Persone citate: Aldo Reggiani, Ernesto Baldo, Gianni Agus, Piera Degli Esposti, Pino Censi, Sandro Sequi, Tognoli