Anche il mito aiuta il Recco

Anche il mito aiuta il Recco PALLANUOTO Savona battuto nei supplementari nel primo match-scudetto Anche il mito aiuta il Recco La squadra è tornata a giocare nella «bomboniera» di Punta Sant'Anna Quasi mille spettatori, grande tifo calcistico e giovedì la gara di ritorno RECCO. Va alla Pro Recco Erg il primo scontro tricolore della pallanuoto. Gli eredi del glorioso «Settebello» dei Pizzo e degli Alberani hanno battuto per 1211 ai tempi supplementari il Savona, campione d'Italia uscente, dopo che i 4 tempi regolamentari si erano chiusi sul 9-9.1 parziali visti da parte recchese: 3-1, 1-3, 3-3, 2-2, 3-1,0-1. Grande spettacolo di gioco e di pubblico nella mitica «bomboniera» di Punta Sant'Anna, sede storica del Recco e covo cui i biancocelesti ricorrono ogni volta devono giocarsi qualcosa che conta, magari dopo aver disputato l'intera stagione nella faraonica ma asettica piscina di Genova Albaro. Quasi mille gli spettatori, letteralmente stipati, con altri trecento rimasti chiusi fuori e, senza darsi per vinti, acquattati sugli scogli all'esterno della vasca: un panorama complessivo così d'altri tempi eppure vitale e sanguigno. Alla pari del tifo reciproco, all'insegna dell'insulto sanguinoso ma anche e soprattutto della passione per i propri beniamini: da Savona sono arrivati poco più di cento irriducibili, ma in piscina si sono sentiti, eccome. Il Recco ha vinto grazie a una miglior produttività nel tiro, soprattutto dalla distanza, anche perché i due centroboa Mshvenieradze e Ferretti sono stati quasi costantemente soffocati da marcature pressoché insuperabili. E si parla di due dei migliori specialisti del mondo: evidentemente la preparazione del match da parte dei tecnici Formicolìi e Mistrangelo è stata perfetta, e puntuale la risposta dei pacchetti arretrati. Bisognava cercare il tiro da fuori: nel Recco determinante la precisione di distilli, autore di una tripletta al pari dell'ungherese Gyongyoesi. Ma il successo biancoceleste affonda anche le radici nella prova super di tre giovanissimi: Temelhni ha firmato una doppietta nel momento più «caldo», Ramerò ha fatto altrettanto (e nel frattempo marcava benissimo Ferretti), il portiere Vio si è prodotto in una delle giornate migliori. Al Savona non resta così che puntare tutte le sue chance sul retour-match, anche perché in caso di successo giovedì sera potrà poi disputare la terza e decisiva sfida, sabato prossimo, ancora nel suo temutissimo impianto di corso Colombo ribollente del calcistico tifo di tremila spettatori. Dovrà però recuperare il miglior Ferretti, sperare che Vicevic sia molto più incisivo, e di aver più fortuna: ha colpito sette volte i pah. Tra i campioni, infatti, solo la difesa, a cominciare dal portiere Averaimo, e soprattutto l'altro slavo Ante Milat (5 segnature), sono apparsi all'altezza. Da segnalare che un gol di Cristilli all'ultimo istante del quarto tempo è stato prima concesso e poi annullato perché realizzato dopo il suono della sirena. Avrebbe impedito i supplementari, ma non ha impedito allo sportivissimo presidente ospite, Gervasio, di dire alla fine: «Giusto così, quel gol era valido». Roberto Bagiietto Anche il mito aiuta il Recco PALLANUOTO Savona battuto nei supplementari nel primo match-scudetto Anche il mito aiuta il Recco La squadra è tornata a giocare nella «bomboniera» di Punta Sant'Anna Quasi mille spettatori, grande tifo calcistico e giovedì la gara di ritorno RECCO. Va alla Pro Recco Erg il primo scontro tricolore della pallanuoto. Gli eredi del glorioso «Settebello» dei Pizzo e degli Alberani hanno battuto per 1211 ai tempi supplementari il Savona, campione d'Italia uscente, dopo che i 4 tempi regolamentari si erano chiusi sul 9-9.1 parziali visti da parte recchese: 3-1, 1-3, 3-3, 2-2, 3-1,0-1. Grande spettacolo di gioco e di pubblico nella mitica «bomboniera» di Punta Sant'Anna, sede storica del Recco e covo cui i biancocelesti ricorrono ogni volta devono giocarsi qualcosa che conta, magari dopo aver disputato l'intera stagione nella faraonica ma asettica piscina di Genova Albaro. Quasi mille gli spettatori, letteralmente stipati, con altri trecento rimasti chiusi fuori e, senza darsi per vinti, acquattati sugli scogli all'esterno della vasca: un panorama complessivo così d'altri tempi eppure vitale e sanguigno. Alla pari del tifo reciproco, all'insegna dell'insulto sanguinoso ma anche e soprattutto della passione per i propri beniamini: da Savona sono arrivati poco più di cento irriducibili, ma in piscina si sono sentiti, eccome. Il Recco ha vinto grazie a una miglior produttività nel tiro, soprattutto dalla distanza, anche perché i due centroboa Mshvenieradze e Ferretti sono stati quasi costantemente soffocati da marcature pressoché insuperabili. E si parla di due dei migliori specialisti del mondo: evidentemente la preparazione del match da parte dei tecnici Formicolìi e Mistrangelo è stata perfetta, e puntuale la risposta dei pacchetti arretrati. Bisognava cercare il tiro da fuori: nel Recco determinante la precisione di distilli, autore di una tripletta al pari dell'ungherese Gyongyoesi. Ma il successo biancoceleste affonda anche le radici nella prova super di tre giovanissimi: Temelhni ha firmato una doppietta nel momento più «caldo», Ramerò ha fatto altrettanto (e nel frattempo marcava benissimo Ferretti), il portiere Vio si è prodotto in una delle giornate migliori. Al Savona non resta così che puntare tutte le sue chance sul retour-match, anche perché in caso di successo giovedì sera potrà poi disputare la terza e decisiva sfida, sabato prossimo, ancora nel suo temutissimo impianto di corso Colombo ribollente del calcistico tifo di tremila spettatori. Dovrà però recuperare il miglior Ferretti, sperare che Vicevic sia molto più incisivo, e di aver più fortuna: ha colpito sette volte i pah. Tra i campioni, infatti, solo la difesa, a cominciare dal portiere Averaimo, e soprattutto l'altro slavo Ante Milat (5 segnature), sono apparsi all'altezza. Da segnalare che un gol di Cristilli all'ultimo istante del quarto tempo è stato prima concesso e poi annullato perché realizzato dopo il suono della sirena. Avrebbe impedito i supplementari, ma non ha impedito allo sportivissimo presidente ospite, Gervasio, di dire alla fine: «Giusto così, quel gol era valido». Roberto Bagiietto

Persone citate: Alberani, Averaimo, Ferretti, Mistrangelo, Vicevic

Luoghi citati: Genova, Italia, Savona