Per Platt fumata grigia di Angelo Caroli

Per Platt fumata grigia Juventus-Cagliari: Trap nega a Tacconi la passerella e l'ultimo applauso Per Platt fumata grigia Il Bari pretende soldi e giocatori TORINO. La Juventus, molto spesso, dà la sensazione di comportarsi come quei maschi velleitari che si portano a letto donne bellissime senza poterle sedurre per mancanza dei requisiti necessari. E certi requisiti, si sa, sono come il coraggio di cui parlava Manzoni: se non ce l'hai non puoi dartelo. Nonostante le raccomandazioni di Trapattoni alla vigilia della finale decisiva con il Parma («Fuori la grinta, gli emiliani sono in grado di farci soffrire»), alcuni bianconeri, al momento della verità, si sono sgonfiati come palloncini. Dopo la disfatta, qualcuno ha perciò ammesso: «Non sappiamo lottare quando è ora». E allora si cambia. Gli obiettivi sono noti: Vialli, Platt e Lentini. Per l'acquisto del primo l'annuncio ufficiale verrà dato dopo la finale di Coppa dei Campioni che la Sampdoria disputerà a Wembley. Per l'inglese ieri c'è stato un conclave tra Boniperti e Matarrese, da cui è uscita una fumata grigia. La trattativa è ben avviata, l'affare andrà sicuramente in porto, ma le parti non hanno trovato l'accordo sulla cifra (Matarrese ha valutato l'inglese 11 miliardi e 100 milioni) e su un'eventuale contropartita che in un primo tempo il Bari sembrava non pretendere. Si parla di Giampaolo (quest'anno in prestito ai bianco-rossi) e di Protti (Messina), ma il club pu- gliese aspetta di decidere quale sarà il nuovo tecnico per interpellarlo sugli elementi di cui avrà bisogno per tornare in A. Il discorso su Lentini è semplice e complesso al tempo stesso: il Torino lo aveva promesso al Milan più che formalmente, ma il giocatore rivendica il diritto a decidere lui la sede dove trasferirsi (contestualità) e ha dichiarato apertamente di optare per la città di Torino, al Torino se possibile. A questo punto, se il presidente Borsano deciderà di venderlo per esigenze di bilancio, il fantasista granata finirà alla Juventus. Il nodo da sciogliere è semmai un altro: il trasferimento avverrebbe que¬ st'anno oppure il prossimo? Ed eccoci alla gara JuventusCagliari che chiude il cartello '91-92 al Delle Alpi. Lottare e soffrire sono i verbi che piacciono tanto e sempre a Trapattoni. Lui spera che «la squadra dimostri di non essere demotivata e che chiuda con la dignità dimostrata in molte occasioni, e proprio davanti ai tifosi che meritano grosse soddisfazioni». Oggi, alle sei della sera, Tacconi terrà una conferenza stampa e parlerà del suo futuro (Lazio o Genoa?). Ma oggi pomeriggio fra i pah sarà confermato Peruzzi. Per Stefano, dunque, niente passo di addio, che Trapattoni ritiene fuori tempo e luogo: «Non vedo perché debba fare passerella con il Cagliari, non l'hanno fatta Platini, Scirea, Boniek, "fardelli... Stefano, fino a prova contraria, oggi è un tesserato della Juventus a tutti gli effetti, e un giorno magari lo festeggeremo con il Tacconi day». Stefano ha abbassato gli occhi, ma è apparso contrariato. Sul debito da pagare oggi ai tifosi con una prova più che dignitosa, anche Kohler è d'accordo con gli sferzanti concetti espressi dall'allenatore. Jurgen è convinto che la squadra «si è espressa al massimo, anche se abbiamo perso la Coppa Italia e se siamo arrivati secondi in campionato alle spalle del Mi- lan, un cliente difficile da battere -anche il prossimo anno con tutti quegli acquisti che ha già fatto. E vogliamo chiudere in bellezza. I tifosi juventini sono stupendi, mi applaudono spesso con calore. Credo di aver fatto il mio dovere». Dopodiché lo stopper bavarese ha confessato che un mese fa era terrorizzato all'idea di aver compromesso la stagione con l'infortunio e con le complicazioni sorte in seguito. Essere di nuovo in campo gli fa brillare gli occhi, anche perché sa di poter partecipare ai prossimi campionati europei in Svezia, a giugno. Angelo Caroli Trapattoni ha confermato Peruzzi e Tacconi (in alto) sarà ancora in panchina; sopra l'inglese Platt Per Platt fumata grigia Juventus-Cagliari: Trap nega a Tacconi la passerella e l'ultimo applauso Per Platt fumata grigia Il Bari pretende soldi e giocatori TORINO. La Juventus, molto spesso, dà la sensazione di comportarsi come quei maschi velleitari che si portano a letto donne bellissime senza poterle sedurre per mancanza dei requisiti necessari. E certi requisiti, si sa, sono come il coraggio di cui parlava Manzoni: se non ce l'hai non puoi dartelo. Nonostante le raccomandazioni di Trapattoni alla vigilia della finale decisiva con il Parma («Fuori la grinta, gli emiliani sono in grado di farci soffrire»), alcuni bianconeri, al momento della verità, si sono sgonfiati come palloncini. Dopo la disfatta, qualcuno ha perciò ammesso: «Non sappiamo lottare quando è ora». E allora si cambia. Gli obiettivi sono noti: Vialli, Platt e Lentini. Per l'acquisto del primo l'annuncio ufficiale verrà dato dopo la finale di Coppa dei Campioni che la Sampdoria disputerà a Wembley. Per l'inglese ieri c'è stato un conclave tra Boniperti e Matarrese, da cui è uscita una fumata grigia. La trattativa è ben avviata, l'affare andrà sicuramente in porto, ma le parti non hanno trovato l'accordo sulla cifra (Matarrese ha valutato l'inglese 11 miliardi e 100 milioni) e su un'eventuale contropartita che in un primo tempo il Bari sembrava non pretendere. Si parla di Giampaolo (quest'anno in prestito ai bianco-rossi) e di Protti (Messina), ma il club pu- gliese aspetta di decidere quale sarà il nuovo tecnico per interpellarlo sugli elementi di cui avrà bisogno per tornare in A. Il discorso su Lentini è semplice e complesso al tempo stesso: il Torino lo aveva promesso al Milan più che formalmente, ma il giocatore rivendica il diritto a decidere lui la sede dove trasferirsi (contestualità) e ha dichiarato apertamente di optare per la città di Torino, al Torino se possibile. A questo punto, se il presidente Borsano deciderà di venderlo per esigenze di bilancio, il fantasista granata finirà alla Juventus. Il nodo da sciogliere è semmai un altro: il trasferimento avverrebbe que¬ st'anno oppure il prossimo? Ed eccoci alla gara JuventusCagliari che chiude il cartello '91-92 al Delle Alpi. Lottare e soffrire sono i verbi che piacciono tanto e sempre a Trapattoni. Lui spera che «la squadra dimostri di non essere demotivata e che chiuda con la dignità dimostrata in molte occasioni, e proprio davanti ai tifosi che meritano grosse soddisfazioni». Oggi, alle sei della sera, Tacconi terrà una conferenza stampa e parlerà del suo futuro (Lazio o Genoa?). Ma oggi pomeriggio fra i pah sarà confermato Peruzzi. Per Stefano, dunque, niente passo di addio, che Trapattoni ritiene fuori tempo e luogo: «Non vedo perché debba fare passerella con il Cagliari, non l'hanno fatta Platini, Scirea, Boniek, "fardelli... Stefano, fino a prova contraria, oggi è un tesserato della Juventus a tutti gli effetti, e un giorno magari lo festeggeremo con il Tacconi day». Stefano ha abbassato gli occhi, ma è apparso contrariato. Sul debito da pagare oggi ai tifosi con una prova più che dignitosa, anche Kohler è d'accordo con gli sferzanti concetti espressi dall'allenatore. Jurgen è convinto che la squadra «si è espressa al massimo, anche se abbiamo perso la Coppa Italia e se siamo arrivati secondi in campionato alle spalle del Mi- lan, un cliente difficile da battere -anche il prossimo anno con tutti quegli acquisti che ha già fatto. E vogliamo chiudere in bellezza. I tifosi juventini sono stupendi, mi applaudono spesso con calore. Credo di aver fatto il mio dovere». Dopodiché lo stopper bavarese ha confessato che un mese fa era terrorizzato all'idea di aver compromesso la stagione con l'infortunio e con le complicazioni sorte in seguito. Essere di nuovo in campo gli fa brillare gli occhi, anche perché sa di poter partecipare ai prossimi campionati europei in Svezia, a giugno. Angelo Caroli Trapattoni ha confermato Peruzzi e Tacconi (in alto) sarà ancora in panchina; sopra l'inglese Platt

Luoghi citati: Cagliari, Italia, Lazio, Messina, Svezia, Torino