Un superparmigiano a caccia di italiani
Un superparmigiano a caccia di italiani CONSUMI Un superparmigiano a caccia di italiani AUSTRIA GIAPPONE GERMANIA 6. BRETAGNSVIZZERA PRIMA dell'estate avremo il parmigiano reggiano etichetta nera. Cioè una superdoc. E' uno dei traguardi più importanti del «percorso qualità» che, anche il parmigiano come ormai tutti i prodotti agricoli, sta percorrendo. Il consumatore riconoscerà questo super-parmigiano per il marchio «Export». Quando se n'era parlato per la prima volta - circa un anno fa - il parmigiano marchiato «Export» sarebbe dovuto andare solo all'estero; ma poi i dirigenti del Consorzio ci hanno ripensato e non hanno voluto penalizzare i consumatori italiani, specie in un momento in cui gli acquisti al dettaglio sono fermi. In pratica, l'anno scorso dice il direttore del Consorzio Luigi Verrini - il nostro formaggio ha tenuto. Si è trattato di una pausa nel trend dello sviluppo dei consumi, che viene comunque dopo una serie positiva durata quasi dieci anni». Questa pausa negli acquisti può essere imputata ai prezzi? «No - dice Verrini - dal momento che, in lire correnti, il prezzo medio del parmigiano reggiano al consumo dal novembre 1990 ha registrato un calo di circa due punti percentuali». (E in effetti oggi, nei supermercati, lo si può trovare a meno di 19 mila lire il chilo, ndr). Ma il discorso - precisa il presidente del Consorzio Giampaolo Mora - va allargato nell'ambito dell'intero settore formaggi, dove le linee di tendenza dei nuovi consumi sono accentuate rispetto ad altri comparti. Da un lato si assiste a una stagnazione, con qualche flessione, nei consumi dei formaggi saporiti, duri e stagionati (come, appunto, i grana); dall'altro, ad una crescita dei formaggi freschi, bianchi e molli, quelli cosiddetti a gusto neutro. «Quello che emerge anche dalle indagini demoscopiche aggiunge Verrini - è la gran voglia di fresco che coinvolge quasi tutti i settori merceologici, dal caseario alla pasta, a tutta la gastronomia». E si affermano modelli di consumo giovanili, anche se contemporaneamente si crea una società di anziani. Proprio questa società mista, caratterizzata da una buona propensione alla spesa per cibi di fascia alta, dedica maggiore attenzione alla salute, al naturale, al fresco, al genuino. E i dirigenti del Consorzio sono con1 vinti che questa tendenza I debba indirizzare verso il /AVANTI [ALL'ESTERO consumo d'un prodotto che riassume e racchiude tutte quelle qualità, come appunto il parmigiano reggiano. Queste sono le speranze e gli auspici. Ma la realtà, per ora, è diversa. Infatti, le previsioni sui consumi '92 indicano - per il mercato italiano un andamento quasi piatto. Per smuovere quest'aria stagnante il Consorzio ha in programma alcune iniziative, di cui la principale è proprio il lancio di questo parmigiano superdoc con il marchio «Export». Vediamo che cosa cambierà per il consumatore. Secondo le norme di produzione, del marchio «Export» potranno fregiarsi soltanto le forme, o le porzioni, che abbiano avuto una stagionatura non inferiore a 18 mesi e che abbiamo superato tutta una serie di analisi e controlli. Tra questi ultimi, vi sono controlli sui foraggi, sui mangimi e sulle tecnologie di caseificio. Aiuterà anche l'elettronica: è stata messa a punto una nuova metodica di «espertizzazione del parmigiano» con l'ausilio di un prototipo basato sulla gammagrafia, cioè un sistema informatizzato in grado di ren+70 0/ fderepiùoggettiT'<» /o Iva l'analisi della +40 % f classificazione n- _ I merceologica. *à/tO/o I si agirà anche +22% I sugli uomini, con una capillare I azione di responsabilizzazione di maestranze e tecnici dei caseifìci. Così come s'interverrà a monte, sugli allevatori, oltre che controllando i mangimi, aiutandoli a migliorare geneticamente le bovine da latte; e sarà reabzzato su tutto il comprensorio del parmigiano un monitoraggio per individuare eventuali emissioni inquinanti e controllare le falde acquifere. Perché - spiega Verrini - per arrivare al parmigiano-qualità, bisogna partire dal latte-qualità». Quindi la filiera dell'«Export» sarà controllata da capo a piedi: difficilmente potrà sfuggire qualcosa, ma comunque le successive reti di controllo dovrebbero rimediarvi. Dunque, un prodotto supersicuro, oltreché di gran pregio. Ora la parola passa ai consumatori: poiché il prezzo non sarà aumentato (così assicurano al Consorzio), ci si attende una risposta positiva. Questo prodotto da fascia alta servirà anche a sostenere la vivace corrente di vendite all'estero, che nel '92 dovrebbe consentire di superare la già buona performance dell'anno scorso, quando vennero piazzate oltre frontiera ben 57 mila forme. +17,6% Livio Burato aio | AUSTRIA GIAPPONE GERMANIA 6. BRETAGNA SVIZZERA AVANTI ALL'ESTERO! +70 0/ fT'<» /o I+40 % fn- _ I *à/tO/o I +22% I I +17,6% /AVANTI [ALL'ESTERO! Un superparmigiano a caccia di italiani CONSUMI Un superparmigiano a caccia di italiani AUSTRIA GIAPPONE GERMANIA 6. BRETAGNSVIZZERA PRIMA dell'estate avremo il parmigiano reggiano etichetta nera. Cioè una superdoc. E' uno dei traguardi più importanti del «percorso qualità» che, anche il parmigiano come ormai tutti i prodotti agricoli, sta percorrendo. Il consumatore riconoscerà questo super-parmigiano per il marchio «Export». Quando se n'era parlato per la prima volta - circa un anno fa - il parmigiano marchiato «Export» sarebbe dovuto andare solo all'estero; ma poi i dirigenti del Consorzio ci hanno ripensato e non hanno voluto penalizzare i consumatori italiani, specie in un momento in cui gli acquisti al dettaglio sono fermi. In pratica, l'anno scorso dice il direttore del Consorzio Luigi Verrini - il nostro formaggio ha tenuto. Si è trattato di una pausa nel trend dello sviluppo dei consumi, che viene comunque dopo una serie positiva durata quasi dieci anni». Questa pausa negli acquisti può essere imputata ai prezzi? «No - dice Verrini - dal momento che, in lire correnti, il prezzo medio del parmigiano reggiano al consumo dal novembre 1990 ha registrato un calo di circa due punti percentuali». (E in effetti oggi, nei supermercati, lo si può trovare a meno di 19 mila lire il chilo, ndr). Ma il discorso - precisa il presidente del Consorzio Giampaolo Mora - va allargato nell'ambito dell'intero settore formaggi, dove le linee di tendenza dei nuovi consumi sono accentuate rispetto ad altri comparti. Da un lato si assiste a una stagnazione, con qualche flessione, nei consumi dei formaggi saporiti, duri e stagionati (come, appunto, i grana); dall'altro, ad una crescita dei formaggi freschi, bianchi e molli, quelli cosiddetti a gusto neutro. «Quello che emerge anche dalle indagini demoscopiche aggiunge Verrini - è la gran voglia di fresco che coinvolge quasi tutti i settori merceologici, dal caseario alla pasta, a tutta la gastronomia». E si affermano modelli di consumo giovanili, anche se contemporaneamente si crea una società di anziani. Proprio questa società mista, caratterizzata da una buona propensione alla spesa per cibi di fascia alta, dedica maggiore attenzione alla salute, al naturale, al fresco, al genuino. E i dirigenti del Consorzio sono con1 vinti che questa tendenza I debba indirizzare verso il /AVANTI [ALL'ESTERO consumo d'un prodotto che riassume e racchiude tutte quelle qualità, come appunto il parmigiano reggiano. Queste sono le speranze e gli auspici. Ma la realtà, per ora, è diversa. Infatti, le previsioni sui consumi '92 indicano - per il mercato italiano un andamento quasi piatto. Per smuovere quest'aria stagnante il Consorzio ha in programma alcune iniziative, di cui la principale è proprio il lancio di questo parmigiano superdoc con il marchio «Export». Vediamo che cosa cambierà per il consumatore. Secondo le norme di produzione, del marchio «Export» potranno fregiarsi soltanto le forme, o le porzioni, che abbiano avuto una stagionatura non inferiore a 18 mesi e che abbiamo superato tutta una serie di analisi e controlli. Tra questi ultimi, vi sono controlli sui foraggi, sui mangimi e sulle tecnologie di caseificio. Aiuterà anche l'elettronica: è stata messa a punto una nuova metodica di «espertizzazione del parmigiano» con l'ausilio di un prototipo basato sulla gammagrafia, cioè un sistema informatizzato in grado di ren+70 0/ fderepiùoggettiT'<» /o Iva l'analisi della +40 % f classificazione n- _ I merceologica. *à/tO/o I si agirà anche +22% I sugli uomini, con una capillare I azione di responsabilizzazione di maestranze e tecnici dei caseifìci. Così come s'interverrà a monte, sugli allevatori, oltre che controllando i mangimi, aiutandoli a migliorare geneticamente le bovine da latte; e sarà reabzzato su tutto il comprensorio del parmigiano un monitoraggio per individuare eventuali emissioni inquinanti e controllare le falde acquifere. Perché - spiega Verrini - per arrivare al parmigiano-qualità, bisogna partire dal latte-qualità». Quindi la filiera dell'«Export» sarà controllata da capo a piedi: difficilmente potrà sfuggire qualcosa, ma comunque le successive reti di controllo dovrebbero rimediarvi. Dunque, un prodotto supersicuro, oltreché di gran pregio. Ora la parola passa ai consumatori: poiché il prezzo non sarà aumentato (così assicurano al Consorzio), ci si attende una risposta positiva. Questo prodotto da fascia alta servirà anche a sostenere la vivace corrente di vendite all'estero, che nel '92 dovrebbe consentire di superare la già buona performance dell'anno scorso, quando vennero piazzate oltre frontiera ben 57 mila forme. +17,6% Livio Burato aio | AUSTRIA GIAPPONE GERMANIA 6. BRETAGNA SVIZZERA AVANTI ALL'ESTERO! +70 0/ fT'<» /o I+40 % fn- _ I *à/tO/o I +22% I I +17,6% /AVANTI [ALL'ESTERO!
Persone citate: Giampaolo Mora, Livio Burato, Luigi Verrini, Verrini
Luoghi citati: Austria Giappone Germania
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