E' morta Marisa Mell walkiria di via Veneto

E' morta Marisa Mell walkiria di via Veneto Uccisa a 53 anni da un tumore alla gola E' morta Marisa Mell walkiria di via Veneto 77 successo nel '64 conMonicelli poi gli scandali mondani e il declino VIENNA. L'attrice austriaca Marisa Meli è morta all'ospedale «Wilhelminer Spital» di Vienna. Aveva 53 anni e, da alcune settimane, era ricoverata per un male incurabile alla tiroide. Fino all'ultimo, con grande forza d'animo l'attrice aveva reagito alle cure. Aveva detto pochi giorni fa durante un'intervista rilasciata dalla sua camera d'ospedale: «E' vero, ho un cancro alla gola, ma intendo tornare a lavorare il più in fretta possibile. Questo periodo della mia vita lo dedico ai medici, ma presto mi rimetterò in piena forma e mi dedicherò di nuovo al lavoro». Il male ieri ha avuto però ragione della sua forte fibra. Una vita tumultuosa la sua, che negli ultimi tempi l'aveva vista rincorrere il ricordo della giovinezza in teatrini di periferia dove ormai si guadagnava da vivere leggendo poesie. Era nata a Graz, in Stiria. La famiglia si era successivamente trasferita a Vienna dove la Meli aveva frequentato l'Accademia Artistica di Max Reinhardt. Dopo avere esordito in teatro, ebbe subito una parte da protagonista in un film tedesco. In Italia l'aveva chiamata il regista Monicelli per un ruolo in «Casanova '70», girato nel 1964. Nella Roma degli Anni Sessanta, la sua prorompente bellezza da walkiria: lunghi capelli corvini, occhi verdi, faceva breccia e non ebbe alcuna difficoltà a trovare ampi spazi nel mondo del cinema italiano e nel «milieu» mondano. A Roma stabilì la propria residenza dopo essersi legata sentimentalmente col produttore Pier Luigi Torri. In quel periodo strinse anche una duratura, complice amicizia con l'attore suo connazionale Helmut Berger. Marisa Meli Dopo l'exploit con Monicelli il cinema la usò soprattutto per il suo «fascino perverso e misterioso» che ben si adattava al genere thriller a sfondo sexy oppure ai film noir di connotazione erotica. Mario Bava le affidò il ruolo di Eva Kant nel suo lavoro tratto dal fumetto «Diabolik» e Pier Carpi le diede una parte demoniaca in «Un'ombra nell'ombra». Ma col passare degli anni i suoi ruoli nel cinema divennero sempre più «erotici». Basta scorrere l'elenco dei suoi ultimi film: «Perversione», «L'osceno desiderio», «La dottoressa preferisce i marinai», «Taxi-love servizio per signora». Gli anni avevano poi spento la sua bellezza mozzafiato. A Roma nel 1969 ai tempi della sua amicizia col produttore playboy Pier Luigi Torri confidò: «La mia voglia di vivere cammina insieme con la mia bellezza». Le sue turbolente love-story continuavano a fare scalpore. Anche Anthony Perkins, Alexander Onassis, Roman Polanski, Tadeusz Kantor subirono il fascino della Meli. Poi, col tempo, una specie di ripensamento e la rassegnazione. Sulla dolce vita romana di quegli anni di cui fu protagonista, di quando insieme con Pier Luigi Torri frequentava il locale «Number One» all'epoca al centro delle cronache, Marisa Meli ha scritto un libro. Si era poi quasi giustificata: «Così scrivendo ricordo, e mi sento più viva». Il suo ultimo film «I love Vienna» di Houcang Allahyari è stato premiato poco tempo fa al festival di Well in alta Austria. Una specie di ultimò riscatto dall'amata e perduta bellezza, unica vera dominante della sua professione d'attrice. [n. b.) Marisa Meli E' morta Marisa Mell walkiria di via Veneto Uccisa a 53 anni da un tumore alla gola E' morta Marisa Mell walkiria di via Veneto 77 successo nel '64 conMonicelli poi gli scandali mondani e il declino VIENNA. L'attrice austriaca Marisa Meli è morta all'ospedale «Wilhelminer Spital» di Vienna. Aveva 53 anni e, da alcune settimane, era ricoverata per un male incurabile alla tiroide. Fino all'ultimo, con grande forza d'animo l'attrice aveva reagito alle cure. Aveva detto pochi giorni fa durante un'intervista rilasciata dalla sua camera d'ospedale: «E' vero, ho un cancro alla gola, ma intendo tornare a lavorare il più in fretta possibile. Questo periodo della mia vita lo dedico ai medici, ma presto mi rimetterò in piena forma e mi dedicherò di nuovo al lavoro». Il male ieri ha avuto però ragione della sua forte fibra. Una vita tumultuosa la sua, che negli ultimi tempi l'aveva vista rincorrere il ricordo della giovinezza in teatrini di periferia dove ormai si guadagnava da vivere leggendo poesie. Era nata a Graz, in Stiria. La famiglia si era successivamente trasferita a Vienna dove la Meli aveva frequentato l'Accademia Artistica di Max Reinhardt. Dopo avere esordito in teatro, ebbe subito una parte da protagonista in un film tedesco. In Italia l'aveva chiamata il regista Monicelli per un ruolo in «Casanova '70», girato nel 1964. Nella Roma degli Anni Sessanta, la sua prorompente bellezza da walkiria: lunghi capelli corvini, occhi verdi, faceva breccia e non ebbe alcuna difficoltà a trovare ampi spazi nel mondo del cinema italiano e nel «milieu» mondano. A Roma stabilì la propria residenza dopo essersi legata sentimentalmente col produttore Pier Luigi Torri. In quel periodo strinse anche una duratura, complice amicizia con l'attore suo connazionale Helmut Berger. Marisa Meli Dopo l'exploit con Monicelli il cinema la usò soprattutto per il suo «fascino perverso e misterioso» che ben si adattava al genere thriller a sfondo sexy oppure ai film noir di connotazione erotica. Mario Bava le affidò il ruolo di Eva Kant nel suo lavoro tratto dal fumetto «Diabolik» e Pier Carpi le diede una parte demoniaca in «Un'ombra nell'ombra». Ma col passare degli anni i suoi ruoli nel cinema divennero sempre più «erotici». Basta scorrere l'elenco dei suoi ultimi film: «Perversione», «L'osceno desiderio», «La dottoressa preferisce i marinai», «Taxi-love servizio per signora». Gli anni avevano poi spento la sua bellezza mozzafiato. A Roma nel 1969 ai tempi della sua amicizia col produttore playboy Pier Luigi Torri confidò: «La mia voglia di vivere cammina insieme con la mia bellezza». Le sue turbolente love-story continuavano a fare scalpore. Anche Anthony Perkins, Alexander Onassis, Roman Polanski, Tadeusz Kantor subirono il fascino della Meli. Poi, col tempo, una specie di ripensamento e la rassegnazione. Sulla dolce vita romana di quegli anni di cui fu protagonista, di quando insieme con Pier Luigi Torri frequentava il locale «Number One» all'epoca al centro delle cronache, Marisa Meli ha scritto un libro. Si era poi quasi giustificata: «Così scrivendo ricordo, e mi sento più viva». Il suo ultimo film «I love Vienna» di Houcang Allahyari è stato premiato poco tempo fa al festival di Well in alta Austria. Una specie di ultimò riscatto dall'amata e perduta bellezza, unica vera dominante della sua professione d'attrice. [n. b.) Marisa Meli

Luoghi citati: Austria, Italia, Roma, Vienna