Il medico «tassava» i commercianti

Il medico «tassava» i commercianti Per i libretti sanitari 5 mila lire extra: condannato Il medico «tassava» i commercianti Per rinnovare il libretto sanitario ai commercianti, il medico di Viù Ettore Caligaris pretendeva dalle 5 alle 10 mila lire extra. Una cifra non elevata neppure nell'82 (a quell'epoca si riferiscono i fatti), ma che ha procurato al sanitario una condanna a 2 anni di carcere con la condizionale per concussione. Per il processo che si è discusso in seconda sezione del tribunale (presidente Malchiodi) si è mobilitato mezzo paese. Il corridoio di Palazzo di giustizia davanti alla seconda sezione ieri mattina era affollato da oltre quaranta abitanti di Viù chiamati a testimoniare contro quello che è ancora il loro medico. In aula però pochi hanno dimostrato di avere buona memoria. «Signor presidente, sono passati tanti anni, come si fa a ricordare queste cose?». Qualcuno ha detto che «si trattava di una semplice regalia», che mai il dottore aveva preteso qualcosa. «E visitava tutti e spesso veniva a casa fuori orario». Un muro a tutela dell'imputato che ha fatto esclamare ad un certo punto al persidente Malchiodi: «Possibile che siate tutti smemorati? Oppure vi siete messi d'accordo in corridoio su quello che dovevate dire in aula?». Per il rinnovo del libretto sanitario il medico avrebbe dovuto versare alla Tesoreria comunale 1050 lire per conto di ogni commerciante. Quando era scoppiato il caso il dottor Caligaris, difeso dall'avvocato Comellini, aveva risarcito la Tesoreria del danno subito: 375 mila lire.

Persone citate: Caligaris, Comellini, Ettore Caligaris, Malchiodi

Luoghi citati: Viù