La T-shirt furoreggia in libreria di Mario Baudino

La T-shirt furoreggia in libreriaPersino Cossiga fotografato con i versi di Rimbaud sulla maglietta La T-shirt furoreggia in libreria Dopo la poesia le frasi celebri del cinema yriossiGA A I era anI dato in I i vacan.^Jza (e si era fatto fotografare) con due versi immortali di Arthur Rimbaud serigrafati sulla maglietta: «J'ai embrassé l'aube d'été / Au réveil il était midi» (ho stretto in un abbraccio l'alba d'estate, / quando mi sono svegliato era mezzogiorno). II successore, che tutti i cittadini aspettano con qualche apprensione, potrebbe benissimo indossare un perentorio «Io non sarò su quell'aereo»: ma forse sembrerebbe una replica un po' altezzosa al picconatore più amato dagli italiani, e al suo volo verso l'Irlanda dopo le dimissioni. La maglietta è comunque pronta: con il marchio «parole di cotone» che campeggiava anche su quella di Cossiga. La prima casa editrice milanese «su stoffa» ha deciso infatti di lanciare un'altra collana «editoriale», dopo il successo di quella nata nel '90 e che ha venduto più di centomila copie fino ad oggi. Le t-shirt con i versi dei poefti, da Omero a Ungaretti, avevano realizzato il piccolo paradosso di vendere poesia ad alta tiratura e persino di farla leggere. Ora le cose si complicano un po', l'operazione non è più così semplice: abbandonata la cenerentola delle arti, protagonista è una delle sorelle più ricche e popolari nell'epoca della «riproducibilità tecnica»: il cinema. Le magliette planano in libreria in sei edizioni: Casa¬ blanca, A qualcuno piace caldo, Provaci ancora Sam, Ecce Bombo, Sogni proibiti e 1997, fuga da New York. Sei film di culto, per ognuno dei quali si potrà inalberare, proprio vicino al cuore, un fotogramma ed un detto memorabile. Cambia la confezione (per la poesia era una videocassetta, ora c'è una grande scatola metallica identica a quelle che contengono le «pizze» dei film) non cambia la logica. Anche ricorrendo a un film, è giocoforza cavarne una frase, chiuderlo in uno slogan facendo un uso del linguaggio che i linguisti definirebbero «poetico». Per una volta, la «poesia» (in senso molto generale), cacciata dalla porta è ritornata dalla finestra. Le magliette cinematografiche continueranno a lan¬ ciare un messaggio verbale, che verrà reso magari più perentorio dalla carica suggestiva e in qualche caso «mitica» di certi film. Alcuni sono ormai dei repertori di conversazioni, altri sono diventati simboli di mode culturali implacabili e forse persino fastidiose, come Casablanca o Provaci ancora Sam. Nel caso specifico le due t-shirt devono aver lottato a lungo per contendersi la battuta di Bogart al pianista, che dalla prima pellicola è migrata alla seconda per offrire il titolo al film di Wooody Alien. La sentenza è stata salomonica. Ma forse ci ha guadagnato il vecchio Bogey: è riuscito a stupirci, cosa che non accadeva da tempi immemorabili. Mario Baudino «Casablanca», con altri 5 film-culto, diventa una maglietta

Persone citate: Alien, Arthur Rimbaud, Bogart, Bombo, Cossiga, Rimbaud, Ungaretti

Luoghi citati: Irlanda, New York