Los Angeles in coda per comprare un'arma di Franco Pantarelli

Los Angeles in coda per comprare un'arma Processo-bis a un poliziotto picchiatore Los Angeles in coda per comprare un'arma Fucili e revolver, record di vendite E la rivolta si trasforma in business NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Il «first interest in town» di questi giorni a Los Angeles, è l'acquisto di un'arma. Durante la pausa del «lunch», lo spettacolo che si presentava di solito (cioè prima delle giornate di sangue) era quello di un'orda di impiegati, segretarie, businessmen che abbandonavano i loro uffici e si riversavano nei ristoranti, nei «salad bar» e nelle «groceries». Ora, ad essere preso d'assalto è B & B Sales, il principale negozio di armi della città. Arrivano a centinaia, prendono un numero e poi si mettono in coda, in attesa di impadronirsi di una pistola, un fucile, insomma qualcosa che li faccia sentire più «sicuri». Il comportamento della polizia di Los Angeles all'inizio della rivolta del 29 aprile è motivo di controversia, e William Webster, ex capo della Cia, sta conducendo un'inchiesta. Ma i bravi abitanti della città, soprattutto quelli bianchi e ricchi, la risposta l'hanno già data: sulla difesa della polizia non si può contare, bisogna difendersi da soli. E così eccoli lì, in coda con il numeretto in mano. Nei primi undici giorni di maggio nella città sono state vendute 20.578 armi, e il raffronto statistico con lo stesso periodo dell'anno scorso è inquietante: il 50 per cento in più. Per lo più si tratta di gente che finora aveva sempre rifiutato di armarsi e che con una pistola in mano non sa bene che fare. E infatti il passo successivo, dopo essere usciti da B & B Sales con il proprio trofeo, è quello di rivolgersi a Dedly Force, un'agenzia specializzata nel «training». Sean Collinsworth, che di quell'agenzia è il proprietario, dice con tono soddisfatto: «In genere, ogni volta che c'è in giro un violentatore o un assassino che la polizia non riesce a prendere, il mio business subisce un incremento. Ma niente può battere una rivolta a sfondo razziale». I suoi clienti di questi giorni sono so¬ prattutto gli abitanti dei quartieri ricchi e a grandissima maggioranza bianchi, cioè quelli in cui da anni si possono vedere i cartelli con scritto «Risposta armata», per avvertire gli eventuali malintenzionati. Contemporaneamente, hanno subito un'impennata anche le richieste di iscrizione alla Nra (National Rifle Association), la «lobby» che da anni si batte (a suon di contributi elettorali ai parlamentari) per impedire che venga stabilito per legge un controllo sulla vendita delle armi. Dal giorno in cui è scoppiata la rivolta, le iscrizioni a questa associazione sono state mille in più al giorno. E naturalmente, dice il loro rappresentante in California, Fred Romero, l'argomento che «nessuno è al sicuro, siamo in una vera giungla», verrà utilizzato con forza dalla Nra, non appena il Congresso discuterà di nuovo il controllo sulla vendita delle armi. «Il possesso di un'arma non salvaguarda la pace», dice Susan Whitmore, che invece appartiene alla lobby che il controllo sulla vendita lo vuole ottenere. «Se la diffusione delle armi fosse la risposta - aggiunge combattiva - questo sarebbe il Paese più sicuro del mondo». Ma difficilmente il prossimo futuro darà ragione alla Whitmore. Proprio ieri il procuratore di Los Angeles ha annunciato la richiesta di un nuovo processo nei confronti di Laurence Powell, uno dei quattro poliziotti bianchi picchiatori la cui assoluzione ha scatenato tutto, e contemporaneamente ha incriminato i quattro picchiatori neri del camionista bianco Reginald Denny, anche loro immortalati da un videotape altrettanto terribile di quello che mostrava il nero Rodney King nelle mani dei poliziotti. I due processi paralleli, è la facile previsione di tutti, faranno aumentare di molto la tensione, e la tensione farà aumentare ancora la vendita delle armi. Franco Pantarelli

Persone citate: Fred Romero, Laurence Powell, Reginald Denny, Rodney King, Sales, Sean Collinsworth, Susan Whitmore, Whitmore, William Webster

Luoghi citati: California, Los Angeles, New York